Una città offesa dallo Stato, ma che non torna indietro. E’ Ferrara, che pretende la destituzione dei quattro poliziotti condannati per “omicidio colposo” (di per sé una depenalizzazione) nella morte di Federico Aldrovandi, ma che negli ultimi giorni sono tornati in servizio. Ma on basta, se si vuola garantire la “sicurezza dei cittadini” che sfortunatamente cadono nelle mani delle “forze dell’ordine”. Si chiede perciò anche l’introduzione del numero identificativo e l’istituzione del reato di tortura.
Questa la piattaforma dell’associazione “Federico Aldrovandi” che, insieme alla famiglia Aldrovandi, scenderà in piazza il 15 febbraio prossimo a Ferrara.Il corteo partirà alle 14 da via Ippodromo, la strada – a pochi metri da casa – in cui nel 2005 Federico Aldrovandi fu ucciso a calci, pugni manganellate dai quattro agenti che lo avevano fermato per un controllo di routine.
“Via la divisa” sarà la parola d’ordine della manifestazione.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa