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Vicenza. Solidarietà alla Rsu esclusa dalle consultazioni

UNIFICAZIONE AVA e GRETA. -Vengo anch’io.. -No,tu no! Ma perché …? Perché no!

La solidarietà alla RSU / USB GRETA di Vicenza ed a Luc Thibault in particolare, non la riteniamo solo un indispensabile atto dovuto o una quanto mai necessaria dimostrazione di vicinanza d’ intenti .

L’esclusione di una radicata e riconosciuta rappresentanza operaia da una consultazione così delicata per il futuro dei lavoratori interessati, evidenzia principalmente la gravità di un clima generale che si sta istaurando.

 E’ in atto una regressione politica, sindacale ed istituzionale di portata storica, ma così distorta ed annebbiata da rendere volutamente difficoltosa la chiara comprensione della reale posta in gioco. E’ in corso un sistemati-co e feroce attacco padronale ai diritti di rappresentanza, alle tutele, alle garanzie ed alle condizioni stesse di vita dei lavoratori e degli strati popolari.

La scusa è la ripresa di competitività del comparto industriale italiano. L’ obbiettivo reale è infliggere una scon-fitta storica alla capacità di resistenza del movimento operaio. Fare in modo, cioè, che precarietà generalizzata, flessibilità incondizionata, ricatti salariali, disoccupazione su vasta scala, maggior sfruttamento nonché sospen-sione di tutele e diritti diventino condizioni stabili e consuete di funzionamento di un mercato sempre più in-stabile e concorrenziale.

Si prefigura una completa, assoluta e fisiologica subordinazione alle esigenze variabili di un’ economia del pro-fitto che sta facendo pagare al mondo dei lavoro ed ai ceti meno abbienti tutti i suoi limiti. E, per giunta, ad un prezzo inaccettabile. Altro che misure necessarie per incentivare la ripresa, favorire l’ occupazione. Altro che Job Act ! In realtà si parla di ricatto legiferato, precarietà liberalizzata e sottomissione imposta.

E’ un disegno complessivo, funzionale al capitale nazionale ed europeo che, per imporre la logica dei suoi mer-cati, espropria la società di ogni dissenso legittimo e legittimato. Sul territorio, criminalizzando ogni manifesta-zione di protesta. Nel mondo del lavoro, attraverso un escludente TESTO UNICO SULLA RAPPRESENTANZA. A livello istituzionale con leggi elettorali restrittive atte ad impedire qualsiasi presenza che possa intralciare l ‘operato  di governi sempre più illegittimi, ma quanto mai diligenti e frettolosamente solerti nel voler applicare le direttive d’ austerità che il grande capitale impartisce attraverso la sua Unione Europea.

La ns più sentita e partecipata solidarietà all’ USB ed a Luc, quindi.

Con l’auspicio che possa esprimersi anche concretamente e trasformarsi in impegno comune per costruire am-biti stabili ed iniziative di lotta così da far sentire coloro che ancora osano difendere la dignità del lavoro ed  insistono nel contrastare quelle politiche di divisione, sottomissione e rassegnazione fatte proprie anche dalle direzioni sindacali, che non sono assolutamente soli.

Ross@ Vicenza

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