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Roma. Piano-casa. Lunedi i movimenti per l’abitare tornano sotto Montecitorio

Dopo cinque giorni di mobilitazione sotto il Senato e la Camera, iniziative in diverse città italiane e contestazioni del presidente del consiglio, il Governo decide di mettere la fiducia sulla conversione in legge del decreto approvato a marzo e denominato impropriamente “piano casa”. Una decisione che conferma l’assoluta indifferenza verso le emergenze di questo paese, verso chi vive la precarietà ed una prepotenza antidemocratica assoluta.

Matteo Renzi si era presentato dicendo che non avrebbe governato a colpi di fiducia e invece sta avvenendo l’esatto contrario, ultimi esempi il voto sul jobs act e il decreto Lupi. La necessità di raccogliere voti per le prossime elezioni europee ha spinto la maggioranza ad una accelerazione che ha ristretto qualunque spazio di confronto e di contrasto, comprimendo il dibattito e ricorrendo alla fiducia già da lunedì prossimo.

Movimenti per il diritto all’abitare, contro precarietà e austerity

Rimaniamo indisponibili verso un decreto che uccide l’edilizia residenziale pubblica, regala soldi nuove opportunità di profitto alla rendita e alle banche, aggredisce i poveri, i movimenti per il diritto all’abitare e le occupazioni in generale. Un attacco contro le pratiche di riappropriazione e le lotte per la casa ed il reddito. Oggi abbiamo ribadito ancora una volta il nostro no ai provvedimenti del governo nella manifestazione contro le privatizzazioni e per i beni comuni indetta dal forum per l’acqua pubblica. Saremo nuovamente in piazza lunedì 19 maggio alle ore 16 decisi più che mai a rendere difficile l’approvazione di questa nuova legge che insieme al jobs act aggredisce pesantemente le vite di milioni di precari/e.

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