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Intimidazione “mafiosa” per la giornalista No Muos

Tempi difficili per chi contrasta le “grandi opere”. A Torino, tempio del potere sabaudo, a certe cose provvede la magistratura. In Sicilia le intimidazioni le fanno ancora i soliti manovali dell’intimidazione. A quanto pare la “trattativa Stato-mafia” ha creato una contaminazione di culture che sarà certamente studiata dai posteri….

Daniela Giuffrida, giornalista nota per le sue corrispondenze dalla Sicilia sui No Muos, impegnata da sempre sul fronte delle battaglie ambientali e paladina nel difendere la propria terra, ha avuto una pessima visita. Davanti alla porta di casa sua, a Catania, Daniela ha trovato la testa di un grosso topo di fogna, perfettamente tagliata da mani esperte.

I carabinieri, avvertiti dall’interessata, sono stati perciò obbligati ad escludere che si trattasse del “residuo” della caccia di un gatto. Gli agenti che hanno raccolto la denuncia non hanno esitato a definire l’episodio “una grave intimidazione”.

Daniela collabora con LinkSicilia e Insorgenza, testate giornalistiche battagliere che non hanno fatto passare sotto silenzio nessuno dei momenti salienti della vicenda Muos a Niscemi, “coprendo” nel modo migliore – e nonostante le scarse risorse – sia le dinamiche del movimento che il processo di costruzione del radar Nato.

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