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Roma. Sanzioni onerose al “popolo”, servizi sociali ai ricchi evasori

C’è una logica stringente nell’obiettivo di una iniziativa di protesta che si svolge oggi a Roma sotto l’Agenzia delle Entrate in via Ippolito Nievo. A convocarla è il Comitato “No Tax”, ma se qualcuno immagina di trovarci il solito milieu di populisti e forconi resterebbe deluso.

Animato da attivisti sociali e della sinistra “popolare”, tra cui l’Associazione “Radici”, questo comitato è da tempo che ha messo nel mirino non solo le vessazioni di Equitalia ma anche il sistema di sanzioni con cui avviene la riscossione dei mancati pagamenti (spesso di multe stradali o lievi infrazioni fiscali). Negli anni scorsi ha protestato sotto il Mef e sotto le sedi di Equitalia. Oggi manifesta direttamente sotto l’Agenzia delle Entrate.

Ma quali sono gli obiettivi? Una sanatoria? La solita protesta “strappacore” sullo Stato canaglia che tassa i cittadini? No. La protesta entra nel merito del sistema sanzionatorio con cui lo Stato o i Comuni riscuotono i mancati pagamenti. E indica una alternativa: quella di socializzare il sistema applicato ad uno dei maggiori condannati per frode fiscale, Berlusconi.

Oggi il mancato pagamento di tasse e multe viene sanzionato con il pignoramento delle abitazioni e il blocco amministrativo dei mezzi di trasporto. In particolare ciò avviene quando il debitore si trova nella impossibilità di pagare le sanzioni, spesso elevatissime. A Berlusconi, dopo aver frodato le tasse per milioni di euro, invece è stato consentito di evitare il carcere facendo servizio sociale una volta a settimana in un centro per anziani.

La manifestazione di oggi pone esattamente l’obiettivo che tale soluzione venga estesa ed anzi diventi norma. Chi non può pagare deve avere la possibilità di estinguere il debito dovuto alle sanzioni tramite lavori socialmente utili e non trovandosi la casa, la macchina o l’attività pignorate. Il sit in di oggi sotto all’Agenzia delle Entrate chiede la riforma del sistema di riscossione e del codice civile chiamando direttamente in causa sia lo Stato che gli Enti Locali affinchè adottino provvedimenti in tal senso.

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