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Gavinana. No al “piatto della salute”!

Sanità, il piatto avvelenato
“Il patto della salute” siglato in questi giorni dal governo Renzi per mano della ministra della salute Lorenzin in combutta con le regioni si rivela un bel magna magna di interessi a sfavore della salute e della sanità pubblica.
In questo, forte è stato il contributo della regione Toscana che con la famigerata delibera 1235/12, voluta dal “capo pasticcere” Rossi e dal fido “marron glacé”, ha anticipato in negativo la sostanza del patto della salute rendendolo… un piatto avvelenato!
Specialmente per i più deboli, i più fragili, i più poveri.
Questi i contenuti dell’accordo:
riduzione dei livelli assistenziali, dei posti letto ospedalieri, esternalizzazioni,
convenzioni, privatizzazioni, favori alla libera professione, riduzione del numero dei
farmaci rimborsabili, conferma dei Ticket. Per il personale sanitario più flessibilità e di
conseguenza meno posti di lavoro
LA SALUTE è UN DIRITTO NON UNA MERCE!!!

Il volantino dei Cobas:

Nuovo patto solita zuppa

 

Il nuovo “patto per la salute” siglato tra governo e regioni non presenta novità positive, agli sciagurati provvedimenti dei governi Berlusconi, Monti, Letta ora si aggiungono quelli di Renzi & soci. Confermati ticket, gli abbattimenti dei posti letto, il blocco degli organici, gli abbassamenti degli standard di assistenza, tutte misure che accentuano il degrado del Servizio Sanitario pubblico a favore del privato.

 

Per i lavoratori più flessibilità e appesantimenti dei carichi di lavoro e per chi protesta mobbing e repressione disciplinare.

 

Da rilevare che, tristemente, la regione Toscana aveva anticipato, con la delibera 1235/12, molte delle scelte negative contenute nel “patto”.

 

Incertezze sul finanziamento: il finanziamento del fondo statale per il S.S.N. è confermato solo per il 2014 mentre per 2015 e 2016 è subordinato agli “obiettivi di finanza pubblica” e “al quadro macro-economico” .

 

Degrado dei servizi ospedalieri: viene confermato un processo di deospedalizzazione, di riduzione dei posti letto e della qualità della disponibilità nel servizio pubblico. I criteri per il ricovero diventano sempre più stretti aumentando il rischio clinico, i tempi di attesa, l’intasamento dei DEA. I risparmi vengo fatti con un impoverimento generale nelle dotazioni organiche, di strumentazione e presidi Approssimazione verso i Servizi Territoriali che dovrebbero assumere un ruolo fondamentale a garanzia della continuità assistenziale. Nessun rafforzamento effettivo ma attenzione ed interesse verso esternalizzazioni e privatizzazioni, indifferenza sulle conseguenze della riduzione dei posti letto e delle dimissioni precoci, unica preoccupazione far pagare i costi ai malati e alle loro famiglie. La qualità dell’assistenza viene ignorata e vengono ridotte le prestazioni specialistiche. Molto viene affidato ai medici di medicina generale (medico di famiglia).

 

Ticket: l’odioso balzello viene confermato per un importo di svariati miliardi di Euro, viene solo modificato il conteggio della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, considerando il reddito del nucleo familiare.

 

Livelli Essenziali di Assistenza: viene confermata e accettata l’intenzione, che da tempo viene espressa, di una revisione di quelli che dovranno essere garantiti. Già oggi ci sono LEA che esistono solo sulla carta, altri che sono irraggiungibili causa liste si attesa. Una eventuale prossima riduzione dei LEA, o sue modifiche regressive, obbligherebbe i cittadini a doversi rivolgere, per queste prestazioni a pagamento, al privato.

 

Personale: come al solito gli “standards di assistenza”, in un contesto di carenza di personale sono subordinati ai vincoli di spesa.

 

Libera professione: ulteriori passi sono rivolti a rafforzare la presenza della attività libero professionale dei medici, che potranno trovare ampi spazi direttamente negli ospedali occupando spazi altrimenti dedicati alle attività ordinarie.

 

La formazione è rivolta alla flessibilizzazione del personale e al suo possibile demansionamento.

 

Farmaci: verso un ulteriore aggiornamento con probabile riduzione dei farmaci rimborsabili.

 

CONTRASTIAMO LO SMANTELLAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO E LA SUA CONSEGNA AL MERCATO E ALLA SPECULAZIONE

 

Lug.2014

 

Cobas Sanità ASL 10

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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