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Roma. Sgomberato il Cinema America occupato

E’ stato sgomberato questa mattina il Cinema America occupato nello storico quartiere di Trastevere a Roma. Uno sgombero che per molti aspetti sorprende perchè il ministro dei Beni Culturali Franceschini aveva richiesto sui locali il vincolo di interesse storico-artistico. A quanto pare però non è servito perchè i proprietari erano tornati alla carica e avevano chiesto lo sgombero. Il Cinema America era stato occupato due anni fa. Abbandonato da tempo e destinato al degrado, l’edificio avrebbe cambiato destinazione d’uso diventando un palazzo con una ventina di appartamenti e un garage a pagamento. La sua collocazione nel centro storico, Trastevere, non poteva che renderlo allettante agli speculatori.

“Come già dichiarato dal Ministro lo scorso 29 luglio”, scivevano in un recente comunicato gli occupanti “ci rivolgiamo ora pubblicamente al Questore ed al Prefetto annunciando che scioglieremo l’occupazione nel momento in cui il vincolo sarà effettivo e si avrà certezza di una prossima riapertura del cinema, con o senza il nostro coinvolgimento, o anche nel caso in cui la proprietà riuscisse a dimostrare l’invalidità dei vincoli. Il nostro obiettivo non è mai stato “ottenere uno spazio in gestione” nè ledere i diritti della proprietà, ma renderlo nuovamente fruibile e partecipato da tutta la cittadinanza. Stiamo tuttavia realizzando con il territorio, il mondo cinematografico ed architettonico una nostra proposta di gestione, che naturalmente verrà sottoposta alla proprietà, con la quale saremo lieti di aprire un dialogo il prima possibile al fine di salvaguardare il valore sociale e culturale dello spazio. Con la direttiva ministeriale sopra citata riteniamo di poter dichiarare vinta la battaglia ed affermare che chi la sta perdendo è proprio colui che ha scommesso sulla demolizione di questi beni”.

Ma oggi è arrivato lo sgombero e la proprietà ha rimesso le mani sul Cinema America. Dopo la fine dell’occupazione al Teatro Valle, è la seconda struttura che nella Capitale viene sottratta alla pubblica utilità per “tornare” nella mani dei soliti noti. La normalizzazione della città sta macinando passo dopo passo, giorno dopo giorno.

 

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