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Roma: nasce a Trastevere il ‘Piccolo America’

A pochi giorni dallo sgombero dello storico cinema di Via Natale del Grande questa mattina gli abitanti di Trastevere hanno assistito alla rioccupazione dei locali attigui. Una trentina di attivisti armati di megafono e fumogeni colorati si sono impossessati di un ex forno che si trova proprio accanto alla sala chiusa 14 anni fa e ottenuto ora in comodato d’uso gratuito.

La scorsa settimana a interrompere un negoziato in atto con varie istituzioni con la mediazione di esponenti politici ed artisti ‘di peso’ ci avevano pensato le forze dell’ordine che a sorpresa, nonostante le rassicurazione del ministro Franceschini, avevano ordinato lo sgombero del centro sociale recuperato due anni fa all’abbandono e all’incuria e diventato punto di riferimento per molti giovani del quartiere e di quelli limitrofi.

Quella scattata stamattina, spiegano gli attivisti in un comunicato, è una ‘occupazione anomala’ in quanto formalmente a prendere in gestione la struttura che sorge accanto all’ex cinema sequestrato è l’Associazione ‘Piccolo Cinema America’ composta da ex occupanti, attori e autori cinematografici.  “Avevamo promesso che non saremmo usciti da Via Natale del Grande e così è stato: prima stavamo al 6, ora siamo al civico 7. Vi diremo di più: confiniamo, siamo vicini, attenti osservatori dei vincoli ministeriali, saremo i “Vicini di casa” in stile Belushi ed Aykroyd, insomma vi costringeremo a fuggire dal sequestro insensato del nostro cinema, anzi del cinema di tutti. – recita il comunicato – Questo spazio sarà il vostro più grande incubo, vi consigliamo da subito di murare le finestrelle dei bagni del piano terra dell’America, non sia mai che qualche pericoloso studente medio di 15 anni decida di intrufolarsi per rivivere i grandi successi del cinema italiano nella vecchia sala anni ’50. Ma sarà anche uno spazio libero, aperto e partecipato, un osservatorio permanente, realizzeremo dal suo interno ciò che avete ingiustamente sottratto a tutta la cittadinanza: aula studio, sala riunioni, cinema, iniziative e dibattiti (ed anche le partite della magica). – continua ancora la nota – Questa settimana purtroppo saremo impegnati nei nostri soliti ed amati “lavori di restauro”, valorizzeremo anche la funzione del Forno, l’inaugurazione la comunicheremo al più presto, ma vi annunciamo che la prima proiezione sarà “Le ali della libertà” di  Frank Darabont”.
Il comunicato fa appello alla cittadinanza a sostenere questo nuovo “osservatorio sulla speculazione degli spazi abbandonati” donando materiale edile per il restauro e a materiale informatico per allestire la nuova aula studio. Poi continua: “Torneremo nelle piazze e sui muri, nelle strade e nelle scuole, negli spazi aperti ed abbandonati di questa città fantasma per proporre un modello di crescita culturale e giovanile in contrapposizione con quello che quotidianamente si vive partendo dai casi del Cinema Etoile, del Palazzo degli Esami ed ora del Cinema Metropolitan con Benetton. La tutela delle destinazioni d’uso dei cinema storici ottenuta con la direttiva ministeriale dei primi di settembre da parte del Ministro Dario Franceschini è una vittoria alla quale non rinunceremo facilmente”. 

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