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Parma. Manifestazione del Controsemestre Popolare, contro i diktat dell’Unione Europea

Sabato pomeriggio a Parma, una manifestazione “itinerante”, una sorta di marcia a tappe, ha sostato davanti a sedi istituzionali indicative degli attuali apparati di governance che stanno dannando la vita a milioni di persone. La filiera del comando parte dall’alto: le istituzioni dell’Unione Europea. Ma finisce nelle istituzioni di prossimità: il comune. La prima tappa è stata davanti all’ Efsa (l’Autorità alimentare Europea) dove si sono concentrati gli attivisti di  Ross@, del Partito Comunista dei Lavoratori, dell’Usb e del Partito della Rifondazione Comunista impegnati nella campagna del Controsemestre Popolare in antagonismo al semestre europeo a presidenza italiana.” Noi – ci dice Stefano Zai, referente di Ross@ a Parma – facciamo una camminata in seno alla quale portare contenuti, e non solo protesta. Partiamo dall’ Efsa, simbolo dell’ Unione Europea in città, perché rispetto all’accordo di libero scambio del Ttpi l’Efsa si fa garante nell’agro-alimentare per ciò che riguarda l’esecuzione dei contenuti del Ttpi. Poi ci sposteremo di fronte al Collegio Europeo, che è una sede di formazione post universitaria nel quale viene formato del personale per l’ Unione Europea, e quindi alle pratiche neoliberiste che noi lì andremo ad evidenziare, nella loro dimensione politica ed economica. Infine passeremo sotto i Portici del Grano, e quindi davanti al Comune, a rimarcare come il Comune di Parma si faccia esecutore delle politiche neoliberali imposte dall’ Unione. Un esempio è nella privatizzazione dei Servizi Sociali, e nella consequenziale precarizzazione e disoccupazione. Concluderemo alla Scuola Europea, che in realtà non viene finanziato dall’ Unione Europea, ma usufruisce di ingenti finanziamenti dallo Stato e dal Comune di Parma. E francamente ci chiediamo il perché di queste erogazioni quando ci sono le scuole di Parma con fortissimi problemi”.

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