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Repressione a Firenze, tira una brutta aria

Domenica scorsa, denuncia il Partito Comunista dei Lavoratori in un comunicato, alcuni militanti che avevano organizzato e partecipato a una cena della locale sezione del Pcl sono stati oggetto di un pesante intervento da parte delle forze dell’ordine.
Quando alla fine della serata i partecipanti all’iniziativa stavano ritornando verso le loro abitazioni alcuni agenti della Digos appostati fuori dalla sede procedevano al fermo di alcuni attivisti mentre altre due pattuglie, spiega ancora il comunicato, “seguivano e infine fermavano altri compagni andati via in macchina per identificarli. Non è certo la prima volta che accade, d’altro canto c’è da dire che questa volta le identificazioni non hanno avuto il sapore del semplice controllo di routine, vista la quantità di compagni fermati, ma di un’intimidazione bella e buona, sia nei confronti del nostro partito, viste le dinamiche che si stanno creando in città, sia nei confronti delle persone che stanno frequentando la nostra sede”. 
L’episodio denunciato non è che l’ultimo di una lunga serie che hanno interessato diverse organizzazioni politiche e sociali nel capoluogo toscano, la città di Renzi.

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