Menu

La Regione rinuncia alla discarica di Cupinoro: prima grande vittoria dei cittadini

Con atto pubblicato il 18 novembre 2014 la Regione Lazio ritira la VIA, già approvata, relativa al progetto di costruzione di una nuova discarica per un quantitativo utile di 450.000 metri cubi, denominata Vaira 1!!!

Dopo più di un anno, dopo il nostro ricorso al Tar, dopo le proteste e le richieste di controlli, qualcuno inizia a capire che non era e non sarà più possibile decidere sulle spalle della comunità. Non era possibile costruire una nuova discarica ed in modo particolare non lo era in una zona ex cava che andava invece bonificata e ripristinata come previsto dalla legge. Non era possibile farlo con un semplice permesso a costruire senza investire del problema gli organismi competenti che – messi in allarme dai cittadini – hanno potuto verificare i fatti e sospendere i lavori. Non era possibile continuare a conferire rifiuti dopo 23 anni in cui si è proceduto al più grande scempio del nostro territorio alla faccia dei vincoli esistenti.

Adesso sarà dovere di chi ha procurato tale vergognoso danno ripristinare i luoghi, come peraltro già richiesto dai vari organi competenti, nel più breve tempo possibile.

I cittadini riuniti nel movimento FERMIAMO CUPINORO ora attendono fiduciosi l’esito del ricorso al TAR relativo al rinnovo dell’AIA sul progetto – ugualmente scellerato – che prevede la realizzazione di un’industria dei rifiuti nell’area protetta di Cupinoro con impianti TMB e biogas. Anche in questo caso le procedure adottate da parte dei vari enti, compreso il Consiglio dei Ministri, lasciano a dir poco perplessi. Cittadini e legali leggendo gli atti scoprono, con sincera meraviglia, la fantasia e l’estro dei tecnici competenti nella compilazione di progetti e documenti.

Se l’area non può ospitare una nuova discarica, ci aspettiamo che non potrà ospitare un’industria altrettanto devastante per il territorio. Stiamo infatti lavorando per promuovere un’analisi che accerti  il livello di inquinamento di tutte le matrici ambientali (suolo, acqua, aria) e monitorare l’impatto delle fuoriuscite di percolato e delle emissioni di gas. L’aumento dei casi di tumore vicino alla discarica e i recenti studi ERAS sono l’evidenza di un problema che deve far preoccupare tutti, in particolare gli amministratori dei nostri comuni.

Un passo è stato fatto. Continuiamo con forza a lottare per il nostro diritto alla salute e alla tutela del territorio. Uniti possiamo vincere.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *