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Firenze: “Quando si impara a piangere per qualcosa si impara anche a difenderlo”

Inutile tornare sui fatti. Tutti abbiamo visto cosa è successo sabato e lo scenario che oggi abbiamo davanti con decine e decine di alberi abbattuti, case e macchine danneggiate,
tetti scoperchiati, strade e piani terra allagati. Dall’Albereta fino all’Anconella, tutto il bellissimo parco in cui ci godevamo corse, passeggiate e giochi con i bambini praticamente non esiste più ed è chiuso. La percezione generalizzata è quella di un senso di impotenza non solo difronte alla forza di quel nubifragio. La frustrazione diventava ancora più forte davanti all’impossibilità di rendersi utili e poter contribuire attivamente alla pulizia del
quartiere nell’attesa di una risposta delle autorità competenti: in molti ci hanno provato e in troppi, noi per primi, sono stati ripresi e fermati perchè non erano autorizzati a farlo. 

Ci sarebbe stato bisogno di una risposta collettiva ancora più forte per scrollarsi di dosso la tristezza e il pessimismo che queste situazioni si portano dietro, lavorare in strada fianco a fianco e guardarsi negli occhi per capire che da soli possiamo fare ciò che prima ci sembrava impossibile. Senza voler sbandierare chissà ché, pensiamo che la nostra esperienza oggi più che mai debba essere un esempio per tutto il quartiere. 
Il CPA non a caso è l’unica zona di tutto il parco rimasta aperta alla collettività. 
Sin da subito decine di compagni e compagne si sono messi all’opera per riparare i danni del nubifragio: fortunatamente la struttura è rimasta intatta e sicura ma si perdeva il conto dei vetri rotti e degli alberi caduti che invadevano tutto il piazzale.  
Con il passare delle ore alcuni abitanti di Via di Villamagna hanno dato il proprio contributo, mentre c’era chi faceva da mangiare, apparecchiava, portava acqua fresca e si alternava alle motoseghe. Non c’era bisogno di accrediti e autorizzazioni: la legittimità ce
la siamo presa da tempo, strappando quello spazio all’abbandono e rendendolo una realtà frequentata da centinaia di persone. La solidarietà e il mutuo soccorso, ingranaggi ben oleati, pratica costante e su cui cerchiamo tutti di crescere, hanno fatto si che che le iniziative previste, la consueta cena popolare con cinema, si svolgessero regolarmente. Ma la solidarietà e il mutuo soccorso non cadono dal cielo come le trombe d’aria, devono essere coltivati giorno per giorno come risposta all’individualismo che pervade la società odierna: uniti si vincono le avversità e non solo, visto che il futuro che ci aspetta è più nero del cielo di sabato. Ma da cosa ripartiamo?
Secondo noi dalle piccole cose: la socialità, l’aggregazione, il conoscersi e il confrontarci. Per questo vogliamo invitare tutti gli abitanti del quartiere a prendere parte alla Cena Popolare che stiamo organizzando per Sabato 8 Agosto alle ore 20.00 nel parco del CPA
Fi-Sud, un momento di incontro e di scambio oltre che di svago!

Infine vogliamo esprimere la nostra vicinanza alle famiglie che sono rimaste in strada. Crediamo che uno sforzo vada rivolto proprio a loro per spingere le istituzioni a risolvere immediatamente il problema trovando una soluzione temporanea e dignitosa che duri fin quando non potranno rientrare in casa loro. Quante case sfitte ci sono nel quartiere? Case popolari o meglio ancora quelle di proprietà delle banche…tante porte dovranno essere aperte quante sono queste famiglie!

Centro Popolare Autogestito Fi-Sud – Via Villamagna 27a

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