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Roma. Degage “in azione” alla Regione Lazio

Quelli che vedete sono un gruppo di giovani atleti di una Palestra Popolare, la “Palestra Antifascista Degage”. Siamo qui in strada oggi perché martedì 25/08 alle 6.30 di mattina un ingente schieramento di forze dell’ordine, in particolare polizia e carabinieri, ha sgomberato lo studentato Degage. La nostra casa dove con fatica e passione avevamo costruito e animato una palestra popolare. Un progetto che si prefiggeva di offrire un’alternativa reale agli studenti e ai precari che non possono permettersi di pagare un affitto in una città cara come Roma (seconda soltanto a Milano) in cui una camera cost 500 Euro al mese. Dopo due anni di vita all’interno della palazzina di via Antonio Musa, originariamente di proprietà della Provincia e, in seguito, ipotecata alla BNP Paribas, ci è stato tolto tutto senza proporci alternative, così come succede alle tante persone che subiscono sfratti per morosità incolpevole.

 

Oggi abbiamo deciso di farci vedere di nuovo nella strada per quello che siamo: un gruppo di ragazzi/e che attraverso lo sport prova a condurre un vita sana, grazie all’arte del pugilato impara a difendersi ed a sfogare le frustrazioni di una vita con poche possibilità. Abbiamo scelto la Regione Lazio come sede di questa nostra azione dimostrativa poiché consideriamo la giunta regionale una dei responsabili del nostro sgombero. Degage, infatti, era inserito nella Delibera Regionale del gennaio 2014 volta a garantire l’esistenza e la legittimità delle occupazioni come soluzione all’emergenza abitativa della città, con il fine di trasformare alcune occupazioni in autorecuperi e case popolari. Cionostante il Prefetto Gabrielli ha considerato la delibera carta straccia e la Regione Lazio di certo non si è prodigata per far valere le ragioni di chi non può permettersi un affitto ed è costretto ad occupare uno dei migliaia di stabili vuoti della Capitale.

 

La Regione, inotlre, è l’istituzione preposta alla tutela del diritto allo studio che, tra tagli e malaffare, risulta di anno in anno più carente. Lo studentato Degage è stato anche frutto dell’attivazione di idonei non vincitori di un alloggio in una residenza universitaria (quelli che hanno le carte in regola per ottenerlo, ma per i quali non vi sono fondi a disposizione). Quale soluzione se non occupare dal momento in cui la LAZIODISU riesce a soddisfare solo mille richieste su novantamila?

 

Noi giovani siamo stufi di tutto questo e abbiamo deciso di riprenderci le nostre vite, di autorganizzzarci e di costruirci un vita degna di questo nome, senza chiedere niente a nessuno.

 

Ieri eravamo in una palestra, oggi siamo qui, domani chissà dove… l’unica certezza è che non ci arrenderemo!

 

Palestra Antifascista / Progetto Degage

 

 

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