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Pisa: in piazza coi migranti ma contro la guerra e l’Ue

L’11 settembre, nonostante una contemporaneità non voluta con la “marcia degli scalzi”, il presidio promosso dalla Federazione pisana della USB ha avuto un successo sia di presenze, sia di carattere squisitamente politico, dato che abbiamo permesso ad altre realtà di movimento e di partito di non “schiacciarsi” sulla suddetta “marcia”, che vedeva tra i promotori giornalisti e forze politiche da sempre impegnate a sostenere le guerre promosse dalla NATO e dalla UE contro Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria. 

La nostra presenza in piazza XX settembre ha permesso di far vivere un punto di vista indipendente da una delle tante operazioni mediatiche ed ideologiche finalizzate a ricostruire una verginità agli artefici ed ai complici diretti dell’esodo biblico al quale stiamo assitendo. 

L’unica strada per risolvere il dramma dei profughi non sono “corridoi umanitari”, specchietti per le allodole a copertura di nuove ingerenze armate, ma invece la fine delle aggressioni militari e dei finanziamenti diretti ai terroristi del cosiddetto Stato Islamico da parte degli USA, della UE, della NATO, di Israele e dei paesi del Golfo.

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