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Roma. Casa della Pace, il giudice nega il rientro e i ladri si rubano tutto

Denunciamo il grave furto che la Casa della Pace ha subito, presumibilmente questa notte, di tutta la strumentazione rimasta nel tendone dal 3 ottobre in seguito al blitz capitanato dalla Polizia di Roma Capitale con cui sono stati  posti sotto sequestro penale gli edifici senza consentire di mettere in sicurezza i beni lasciati in  ambiente semiaperto e quindi esposto ad eventuali furti. Già l’8 ottobre abbiamo denunciato contro ignoti al Comando dei Carabinieri dell’Aventino  la rimozione  dei sigilli dalla porta di ingresso, in quell’occasione abbiamo richiesto la possibilità di verificare che non vi fossero stati furti e di poter mettere in sicurezza i beni dell’associazione. Ci è stato risposto di inoltrare la richiesta al Magistrato. Così abbiamo fatto nei giorni successivi chiedendo anche di poter ritirare beni appartenenti a terzi e poter accedere alla documentazione necessaria a presentare le motivazioni del ricorso per il dissequestro. La risposta è arrivata dopo pochissimi giorni ed è stata negativa!

Invece ci è stato notificato che mercoledì 21 avremmo dovuto presenziare ad un accesso ai locali da parte della Procura per fare un inventario del materiale presente, non essendo stato eseguito nella notte del sequestro. Un furto annunciato che si è lasciato compiere! All’inventario di domani mancherà tutta la strumentazione musicale e attrezzatura varia rubata dal valore di decine di migliaia di euro.

L’ammontare dei danni materiali e di immagine legata a questa operazione è grande quanto grave. Ma non ci lasceremo piegare, non permetteremo che in una notte si chiuda una esperienza di aggregazione sociale e culturale lunga 30 anni! Resistiamo mettendo in campo ogni forma di reazione, da quella legale, alla presenza e sensibilizzazione sul territorio, alla rete con altre realtà a rischio chiusura, alla visibilità mediatica.

Fortunatamente intorno alla chiusura di una realtà storica e preziosa come la nostra sta crescendo ogni giorni di più la solidarietà da chi la vive quotidianamente, dalle altre realtà con cui ha intessuto legami e progetti, da chi è stanco di ritrovarsi privato di quei già rari spazi di socialità, libertà e pensiero critico.

Ieri più di 10 artisti di spicco del mondo della cultura italiana hanno lanciato un appello in difesa e a sostegno della Casa della Pace : Niccolò Ammaniti, Paolo Virzì, Daniele Vicari, Vinicio Marchioni, Adriano Giannini, Saverio Costanzo, Emma Dante,Igort Lorenza Indovina, Alex Infascelli, Pierpaolo Capovilla.

https://www.facebook.com/Artisti-Che-Sostengono-La-Casa-Della-Pace-566429516838305/?ref=hl

In queste 3 settimane abbiamo continuato, anche senza sede, a svolgere le nostre attività artistiche itineranti per il quartiere di Testaccio grazie all’ospitalità di molte realtà amiche ( il Centro Culturale della comunità curda di Ararat , l’Associazione di ostetriche  de Il Nido,  il Circolo Gay Center di Via Zabaglia, la sede di Sel Testaccio, l’Associazione il Bianconiglio, etc… )

Oltre al corteo di domenica 4 ottobre, la manifestazione in campidoglio di giovedì 8 ottobre,  al flashmob di sabato scorso al mercato di Testaccio le mobilitazioni della Casa della Pace proseguiranno anche questa settimana a partire dalla manifestazione indetta dal Corto Circuito venerdi 23 ottobre  contro la chiusura degli spazi sociali a Roma.

E’ anche nostra intenzione lanciare una MARATONA  LIVE nella città di sostegno economico alla Casa della Pace, già abbiamo molte strutture che si sono offerte a mettere a disposizione i loro spazi e le loro energie.

LA CASA DELLA PACE ESISTE, R-ESISTE!

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