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L’Aquila. I fascisti, bigotti nascosti nella notte

Ieri notte, alcuni teppisti criminali, dal modus operandi di probabile ispirazione fascista, approfittando dell'oscurità hanno appeso nel centro dell'Aquila, lungo il corso e nelle strade laterali, numerose scritte sessiste, inneggianti volgarmente alla "donna-oggetto", contrapposta, con tipico machismo bigotto e reazionario, al consumo di stupefacenti.
Ora che, finalmente, si riesce a fare al livello politico nazionale un discorso articolato sul consumo di droghe, una inchiesta a orologeria basata sugli stupefacenti ha cercato di infangare, senza riuscirci, l'Asilo Occupato, fulgido esempio di partecipazione, cultura, arte, socialità antifascista e libera.‎

Cavalcando l'onda emotiva suscitata dai media asserviti al potere, l'azione di stanotte, chiaramente frutto di fascistelli annoiati, riprende l'insana calunnia ai danni del collettivo Asilo Occupato, arricchendola di bieco maschilismo sessista. Per loro, cinquant'anni di discussione contro il proibizionismo e cento di lotta per la parità dei diritti vengono ridotti ad un volgare e maschilista "Viva la Fica la droga più antica".

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