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Vicenza. Usb contesta la vittoria del Sì al referendum sul Ccnl dei metalmeccanici

Una nota della commissione elettorale nazionale ha comunicato, nel tardo pomeriggio di ieri 22 dicembre, l'esito della consultazione Di Fim Fiom e Uilm sul contratto sottoscritto dalle stesse con federmeccanica il 26 novembre scorso. I votanti sarebbero 350.749, il si avrebbe raccolto 276.627 voti, pari all'80,11%, e il no si sarebbe fermato a 68.695 voti pari all'19.89%.Numeri che, all'apparenza, testimonierebbero un livello di gradimento altissimo tra le lavoratrici e i lavoratori sui contenuti di un'intesa che ha liquidato il valore stesso del contratto nazionale, in termini di autorità salariale, a favore di premi in natura e fondi privatistici. Dato palesemente falso. I numeri resi pubblici non rappresentano in alcun modo la realtà del voto operaio in una consultazione che niente ha avuto di democratico e trasparente. In primo luogo la presunta consultazione certificata non ha reso disponibili i dati disaggregati azienda per azienda, unica possibilità di verificare la correttezza dei dati generali resi pubblici.


 

Ancora

Lo testimonia il fatto che laddove le ragioni del no hanno avuto una loro rappresentanza, sebbene senza pari dignità con la propaganda ufficiale dei sindacalisti del si, i voti contrari hanno prevalso o hanno raggiunto percentuali elevate e la partecipazione al voto è stata ampiamente al di sotto di quella ufficiale generale.
Dalle notizie in nostro possesso il No a questo contratto è maggioritario in molte aziende e soprattutto in quelle medie e grandi.
Ecco alcuni esempi:
SCM Stefani 108 no 71 si
Metalba: 22 no 4 si 2 bianche
ELETTROLUX SUSEGANA 480 NO 171 SI
BFT 38 SI 28 NO
FORGITAL 171 SI 51 NO
Eme :20 no 1 si 2 bianche
Evco: 27 no11si1 bianche1 nulla
Verona Lamiere 145 dipendenti, 29 si 58 no votanti 91
Pandolfo :97 no3 si6 bianche
Sest 82 no 38 si 5 bianche 6 nulle
Elettro Lux Solaro Milano 300 no, 244 si
Alla Danieli & C. di Udine il NO all' 85 % (188 votanti )
Aereoavio gruppo GE di Pomigliano 327 votanti, 53 si, 316 no, 2 nulle e 2 bianche,
Guidolin SRL 68 dipendenti, 39 no, 14 si
Fincantieri Palermo, aventi diritto 454, votanti 370, si 198, no170, nulle 1 bianche 1
Alla CFT di Parma 56 si, 68 no, 3 bianche
Alla Fca, alla Piaggio i no sono grandemente maggioritari.
Sin dall'inizio abbiamo dichiarato che non avremmo riconosciuto la validità delle votazioni poiché non volevamo dare nessuna legittimità all'accordo e al meccanismo scelto da Fim, Fiom e Uilm, poiché non garantiva, quantomeno al milione di metalmeccanici presenti in aziende con più di 40 dipendenti, il diritto di assemblea e di avere consultazioni regolari e verificabili. La sfiducia e l'opposizione verso i firmatari e la condanna dell'accordo, ha fatto si che in molte aziende i lavoratori hanno disertato le urne, facendo registrare un impennata dell'astensionismo rispetto alle precedenti consultazioni. Un astensionismo che in molti casi ha recepito l'indicazione politica.Il nostro NO continuerà a marciare nell'opposizione alla concreta applicazione di questo accordo, nella costruzione di una politica contrattuale che rimetta al centro il salario cancellato, i diritti negati, la democrazia violata da un sistema che impedisce le libertà sindacali e dalla difesa intransigente dello stato sociale.
Qui e ora occorre rilanciare la costruzione di USB in ogni luogo di lavoro. Facciamolo insieme.

 

 

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