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Napoli protesta davanti a Montecitorio

I volti davanti a Montecitorio sono quelli degli attivisti che hanno lottato contro la discarica di Chiaiano, l-inceneritore di Acerra, la discarica di Terzigno. Con loro ci sono molti lavoratori e delegati della Usb e i disoccupati del progetto Bros. Questi ultimi a un certo si sono staccati dal presidio e sono andati ad occupare la sede del ministro del lavoro a via Fornovo che rimane tuttora occupato. La questione rifiuti si e materializzata in carne ed ossa nella capitale mettendo la politica davanti alle sue responsabilita. Quando [ stato impedito ad una delegazione di entrare nel piazzale antistante il Parlamento insieme a due deputati della IdV e partito un lancio di sacchetti di rifiiuti.

La manifestazione di oggi a Montecitorio era stata indetta per protestare contro i provvedimenti del governo Berlusconi che, in questi giorni, stanno contribuendo ad affossare l’area metropolitana di Napoli sotto un mare di monnezza.

E’ evidente – ormai – come il governo del Cavaliere, appoggiato incondizionatamente dalla Lega Nord, sia fermamente intenzionato ad impedire, a Napoli e in Campania, la concretizzazione di qualsivoglia Piano Rifiuti che interrompa la tragica spirale (discarica-inceneritore-inquinamento) che da decenni attanaglia l’intera regione. Di fronte a questo scenario l’Amministrazione Comunale, presieduta da Luigi De Magistris, appare in difficoltà ed anche i primi provvedimenti in materia, pur contenenti prime misure in direzione di scelte ecosostenibili,  appaiono depotenziati ed inefficaci quando cozzano con il muro di interessi sedimentati in decenni di governance bipartizan.

Per questi motivi i movimenti sociali e popolari che si battono da tempo contro la gestione emergenziale della questione rifiuti a Napoli e in Campania, oggi saranno a Roma intorno alle 13.00 per andare a protestare sotto le finestre del Palazzo. In una nota anche la federazione regionale della Campania dell’USB (Unione Sindacale di Base) sarà alla manifestazione a Roma, promossa dai Comitati e dalle Reti di movimento, contro la politica antisociale del Governo Berlusconi, in materia di rifiuti, che sta contribuendo, in queste ultime settimane, all’ulteriore devastazione ambientale dell’area metropolitana partenopea. “Già nei giorni scorsi – attraverso un manifesto pubblico diffuso in città e nei posti di lavoro – abbiamo ribadito la nostra decisa opposizione ad ogni provvedimento che dovesse riperpetuare la sciagurata politica dello smaltimento dei rifiuti basato sul perverso intreccio tra apertura di nuove discariche e la costruzione degli inceneritori. In tale contesto chiediamo all’Amministrazione Comunale di non farsi strumento di decisioni antipopolari richiedendo – immediatamente – al Governo Nazionale di onorare gli impegni assunti a partire dallo sblocco dei fondi pubblici già impegnati”. Nel contempo, mentre occorre consolidare la ferma opposizione alla ventilata costruzione dell’Inceneritore a Napoli/Est, bisogna avviare una seria e rigorosa Raccolta Differenziata, utilizzando la forza/lavoro qualificata dei Precari Bros. Inoltre, come recentemente hanno affermato gli scienziati intervenuti al Convegno dell’USB (“Per non morire di rifiuti”) và affrontato il grande tema delle Bonifiche territoriali per salvaguardare la salute dei cittadini e la qualità della vita nei nostri territori.

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