Menu

Lazio. Si andrà al referendum sul piano regionale rifiuti

Oggi 4 ottobre, presso i gruppi consiliari del comune di Roma, in via delle Vergini, ci sara’  la conferenza stampa del Forum Rifiuti Zero Lazio. Dodici comuni del Lazio hanno consentito  che, con l’approvazione nei consigli comunali della delibera di indizione del referendum abrogativo della seconda parte del piano rifiuti regionale, si riaprisse la prospettiva di una  gestione dei rifiuti corretta, che tenga conto della volontà dei territori e dei cittadini che lottano ogni giorno contro gli inceneritori , i quali portano vantaggio soltanto ai Cerroni di turno. Quindi, un grazie ai dodici piccoli comuni. Dodici. E gli altri comuni del Lazio? Perché nonostante le indicazioni,  forse troppo flebili, dei partiti che in regione hanno sostenuto il percorso del Forum, non hanno deliberato per tempo, facendo rischiare  il fallimento del nostro lavoro? Una delibera, chi amministra, la sa leggere. Quindi, si doveva soltanto decidere. E’ inevitabile che questo debba essere un tema di riflessione. Comuni come Rieti o come Albano che lotta contro la realizzazione dell’ inceneritore  o come Ciampino, che ha un livello di differenziata altissimo e nonostante gli utili, vuole comunque privatizzare la municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti, perché non hanno votato? Sono domande lecite che ci inducono a non abbassare la guardia e a ricordarci come la moneta, anche se proviene dai rifiuti, puo’ diventare  di gradevole odore.

I Comuni del Lazio che hanno votato le delibere che consentiranno il referendum, sono: Cerveteri, Allumiere, Oriolo Romano, Gallese, Riano, Anguillara Sabazia, Corchiano, Trevi, Tolfa, Castiglione in Teverina, Ladispoli, Fiano.

Qui di seguito il passaggio delle delibere approvate dai dodici consigli comunali nel quale si chiede il referendum:

“Volete voi che siano abrogati i paragrafi 10. 7 e 10. 8, comprese le relative figure e tabelle, rubricati rispettivamente “Scenario di controllo” e “Schema di flusso ATO regionale – Scenario di controllo”, del Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio allegato, come parte integrante, alla deliberazione del Consiglio Regionale n. 14 del 18 gennaio 2012, avente per oggetto: “Approvazione del Piano di Gestione dei Rifiuti del Lazio ai sensi dell’articolo 7, comma 1 della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27 (Disciplina regionale della Gestione dei Rifiuti)” e pubblicata nel Supplemento Ordinario n. 15 al “Bollettino Ufficiale della Regione Lazio” n. 10 del 14 marzo 2012?”

Durante la Conferenza Stampa il Comitato Promotore illustrerà il Referendum abrogativo dello scenario di controllo dell’attuale Piano Rifiuti. “Scenario che nella sua attuazione, laddove non si riuscisse a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata fissati per legge, permetterebbe il perpetrare del ricorso ad una politica gestionale sui rifiuti ben lontana dai criteri che l’Unione Europea impone al nostro Paese” afferma il Comitato Promotore del referendum annunciando la conferenza stampa di oggi.
“I Comitati impegnati nel percorso rifiuti zero che hanno dato il via a questo referendum saranno presenti al fianco dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali dei 12 Comuni che hanno scelto di votare la delibera referendaria, un connubio questo, che è espressione di una volontà comune di voler esprimere  il forte dissenso verso una gestione dei rifiuti irresponsabile, vecchia e legata agli interessi economici di pochi. Cittadini e Comuni hanno dimostrato una grande determinazione nel voler difendere insieme, la salute e  l’ambiente”.

  * Forum Rifiuti Zero del Lazio

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *