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Niscemi. Adesso stop definitivo per il Muos

Esprimiamo soddisfazione per la notizia relativa al sequestro dei cantieri di realizzazione del terminale terrestre del Muos, il nuovo sistema di telecomunicazione delle forze armate Usa, all’interno della riserva naturale “Sughereta” di Niscemi, area protetta dalle normative regionali ed europee.
I Comitati No Muos insieme alle associazioni ambientaliste e ad alcune amministrazioni comunali avevano denunciato da mesi gli scempi ambientali commessi dalle imprese aggiudicatarie dei lavori di questo nuovo strumento di guerra planetaria. Altresì si erano fortemente contestate le modalità con cui la Regione siciliana, il suo governatore Raffaele Lombardo e gli assessorati competenti avevano concesso le autorizzazioni all’inizio dei lavori, consentendo opere formalmente vietate dai decreti istitutivi della Riserva naturale orientata di Niscemi, un’area di enorme importanza naturalistica per la ricchezza della sua flora e della sua fauna.
I Comitati No Muos non si sono pero’ fermati a questo e hanno denunciato instancabilmente il regime di extraterritorialità della base Usa di Niscemi e di quei cantieri, dove in particolare sono state violate le normative antimafia, consentendo a una impresa locale di effettuare gli sbancamenti e la costruzione delle piattaforme di cemento del Muos e di operare sino alla fine dei lavori impunemente, nonostante fosse stata privata piu’ di un anno fa dalla Prefettura di Caltanissetta del certificato antimafia perché ritenuta contigua alle organizzazioni criminali locali dominanti Il sequestro dei cantieri rafforza il movimento di opposizione al Muostro militare e oggi pomeriggio migliaia di siciliani insieme ad una delegazione di donne del presidio No Dal Molin di Vicenza manifesteranno per chiedere la revoca di tutte le autorizzazioni pro Muos concesse dal governo e dalla Regione e lo smantellamento delle 41 antenne del sistema di telecomunicazione con i sottomarini e le unità navali che da vent’anni avvelena con le sue onde elettromagnetiche la popolazione di Niscemi e dei comuni limitrofi, per ribadire ancora con piu’ forza che la Sicilia non può essere trasformata in discarica di morte e trampolino di lancio delle operazioni di guerra in Africa e Medio oriente. Dopo quanto avvenuto a Niscemi e dopo l’esito delle audizioni in Parlamento della delegazione dei Comitati No Muos e dei sindaci del comprensorio con la richiesta formale di moratoria del progetto fatta dal Comitato d’inchiesta sull’uranio impoverito del Senato della repubblica, il Governo deve assumersi le proprie responsabilità revocando le autorizzazioni all’installazione e imponendo lo smantellamento delle strutture della base Usa e la sua restituzione alla popolazione. In caso contrario, il Movimento articolerà le adeguate forma di disobbedienza civile affinche’ siano ripristinati i principi di sovranità nazionale e del diritto a un futuro libero dalle guerre.

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