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Fiumicino. Un aeroporto “fuoripista”

Il Comitato Fuoripista di Fiumicino ha chiamato alla mobilitazione per il prossimo 15 dicembre. Da più di 40 anni se ne parla, ma ora il progetto del raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino è una triste realtà. Enac ha infatti firmato il Contratto di Programma con Adr che apre le porte al futuro raddoppio prefigurando la nascita di Fiumicino 2 (motivata dalla previsione di un aumento esponenziale di passeggeri al 2044) e la conseguente cementificazione di 1200 ettari di Riserva del Litorale Romano.
L’ennesimo grande progetto che rilancerebbe l’economia locale, con le solite e consumate parole d’ordine a cui non crede più nessuno: lavoro, sviluppo, opportunità per tutti. La realtà è ben diversa!
Il progetto servirà solo a far arricchire i soliti “pirati” alle spalle dell’interesse collettivo, della salute pubblica e dell’ambiente circostante. Un migliaio degli ettari su cui è pianificato l’intervento sono di proprietà della Maccarese S.p.A. di Benetton, la stessa famiglia che controlla la società ADR e che ha pianificato l’intero progetto. Il progetto presentato da ADR, quindi Gemina, quindi Benetton, è solo speculazione.
A Fiumicino però c’è una comunità di persone che non intende far passare questo inutile, devastante e pericoloso e inutile progetto.

Il progetto prevede la costruzione di ulteriori tre piste e la cementificazione di un milione di metri quadri per fare spazio ad hotel, uffici, negozi etc. per gestire i 100 milioni annui di passeggeri previsti da qui al 2044 dagli attuali 36 milioni.
Le attuali tre piste potrebbero invece gestire, come avviene già oggi in molti aeroporti internazionali, fino a 80 milioni di passeggeri annui. L’importante è rendere efficiente il sistema aeroportuale, ammodernando le attuali infrastrutture. Devastante. Il nuovo aeroporto, andrebbe a cancellare per sempre una porzione di territorio di pregio dell’agro romano, da sempre vocato all’agricoltura ed al turismo. Verrebbero a cessare aziende agricole di piccole e medie dimensioni e alcune centinaia di persone si vedrebbero espropriare le case ed i terreni.
Il progetto è pericoloso. Studi fatti recentemente sull’inquinamento acustico e atmosferico, dimostrano come la situazione nel comune di Fiumicino sia veramente preoccupante. Non è più procrastinabile un
intervento per il ripristino della legalità ambientale con la messa a norma dei livelli d’inquinamento prodotti dall’attività esistente. Già oggi l’aeroporto Leonardo da Vinci è una grave fonte di inquinamento per le popolazioni che vivono nelle immediate vicinanze. Come si può solamente pensare di ampliare il sedime aeroportuale in una situazione del genere?

Ora il progetto è in mano al Governo Italiano. Il 15 dicembre tutti insieme chiediamo ai Ministri competenti ed al Presidente del Consiglio di considerare attuabili solo gli interventi previsti all’interno dell’attuale sedime aeroportuale, escludendo qualsiasi via libera al progetto di raddoppio dell’aeroporto.

L’Appuntamento Sabato 15/12/2012 ore 15.00 a piazza G. B. Grassi (Fiumicino – Palazzo dell’orologio): il “Leonardo da Vinci” deve diventare un aeroporto più efficiente non più grande.

Anche il Comitato No Corridoio Roma-Latina aderisce e parteciperà alla manifestazione indetta dal Comitato FuoriPista per sabato 15/12/12 ore 15 da P.zza G.B.Grassi (Fiumicino – Palazzo dell’Orologio). Come per l’Autostrada a Pedaggio A12-Tor de Cenci-Latina, il progetto del raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino è un opera inutile e devastante. Difatti, oltre a prevedere la costruzione di ulteriori tre piste si porterà dietro la solita speculazione cementificatoria su 1200 ettari di Riserva del Litorale Romano per un milione di mc costituiti da hotel, uffici e negozi.
Se la costruzione dell’autostrada ingrasserà Impregilo/Salini, il raddoppio speculativo dell’aeroporto gonfierà le tasche a Benetton che controlla la società ADR. Le proposte che portano beneficio alle comunità locale tutelando l’ambiente sono chiare ed efficaci: Ammodernando le attuali tre piste, come avviene in molti aeroporti internazionali, si potrebbero gestire fino a 80 milioni di passeggeri annui
Adeguando in sicurezza tutta la Via Pontina, costruendo la metropolitana leggera RM-Pomezia-Ardea e migliorando la rete ferroviaria pontina, si potrebbe ottenere una forte riduzione di auto con la contestuale miglior fluidificazione del traffico.
Per questi motivi il nostro movimento autonomo, indipendente ed ecoresistente, nel partecipare alla manifestazione, invita all’unità d’intenti e di azione contro tutte le grandi opere inutili, compreso il GRAbis.

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