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Roma. Alemanno stoppato a metà

A mezzanotte di ieri, Mercoledì 10 Aprile, si è chiusa la consiliatura e una ennesima pagina nera della Giunta Alemanno. Come per la Giunta Veltroni che approvò il nuovo Piano Regolatore Generale di Roma con una colata di cemento di 70 milioni di mc., anche Alemanno per non essere da meno, con 64 delibere voleva aggiungere altri 23 milioni di mc. Dobbiamo sottolineare che tali modalità, prima della chiusura delle attività istituzionali, sono servite e servono alle Giunte uscenti per aggraziarsi i favori dei palazzinari e della sporca finanza al fine di avere sostegno economico e pacchetti di voti per la campagna elettorale concessi come voto di scambio.

Questa banda di devastatori dei territori e di ciò che rimane dell’agro romano, delle vite di migliaia di cittadini romani, non avevano fatto i conti con l’opposizione sociale di decine di Comitati e Associazioni unite/i in “Roma no capitale del cemento” e in “Carte in regola”. Difatti, dall’inizio dell’iter consiliare datato Dicembre 2012, ogni giorno, ogni ora, la sala consiliare e la piazza del Campidoglio sono state presidiate continuamente fino all’ultimo minuto di vita di questa vergognosa Giunta.

Dobbiamo sottolineare che le armi ai soliti cattivi amministratori per fare l’ennesimo “Sacco di Roma” erano fornite dalle norme tecniche del PRG come le compensazioni, le densificazioni e in particolare dagli accordi di programma approvati da tutto il Centro Sinistra della passata Giunta Veltroni comprendente tra gli altri DS, Margherita, PRC, PdCI, Verdi, Lista Civica.

Tante erano le contraddizioni in senso alla maggioranza la quale essendo spaccata non riusciva in prima seduta ad avere i numeri necessari per aprire le sedute del Consiglio, dovendo ricorrere alla seconda convocazione nella quale bastavano solo 20 consiglieri presenti e una maggioranza di 11, si proprio una pattuglia per affogare la nostra città con il cemento. Da parte della cosiddetta opposizione, sin da quando era iniziato l’iter, vi erano solo due o tre consiglieri schierati frontalmente, gli altri , per la maggior parte del PD, erano timidi se non compiacenti, perché diverse delibere provenivano dalla passata Giunta Veltroni.

Facendo un bilancio, possiamo dire che si è ottenuta una forte riduzione del danno e la copiosa pioggia cementificatoria è stata sventata. Nell’ultima giornata, con forti tensioni, non sono state approvate il Masterplan di Torbellamonaca, l’edificazione con ulteriore densificazione di 20 Piani di zona, la vendita ai privati dell’ex deposito ATAC di p.zza Bainsizza.

La consiliatura di Alemanno si è chiusa con i consiglieri di centro destra che tentavano di sfogare la loro rabbia e frustrazione contro i cittadini e i Comitati in festa.

La battaglia non finisce qui, almeno per i Comitati, che rilanciano il loro impegno per il consumo di suolo zero e la conseguente moratoria/revisione del PRG. Prossimo appuntamento, la MARCIA DELLA TERRA del 21 Aprile, promossa da “Salviamo il Paesaggio” che, partendo da vari punti della periferia metropolitana si concluderà al Colosseo.
Roma, 11 Aprile 2013
*Consiglio Metropolitano di Roma

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