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Il Movimento No Tav sui fatti degli ultimi giorni

– L’azione di lunedì notte non è stata rivendicata, le uniche notizie che rimbalzano sui giornali arrivano direttamente dalla questura e dall’interno del cantiere.

– La realtà è che non ci sono stati feriti e l’attacco è avvenuto alle cose e non alle persone. Un compressore annerito è l’unico “ferito”. Un po’ poco per giustificare un “tentato omicidio” a meno che anche il compressore sia considerato un operaio del cantiere.

– Quando il ministro degli interni  Alfano, seguito dal solito coro bipartisan, parla “di atto terroristico e “ricerca del morto” o non sa di cosa parla o lo sa benissimo  e falsifica deliberatamente i fatti reali, usando lui sì, toni terroristici.

-Noi temiamo che qualche povero cristo ci lascerà davvero le penne immolato sull’altare della “ragion di stato” e non per mano dei NO TAV, ma per cancellare i NO TAV dalla Storia e tutto questo ricorda maledettamente la “strategia della tensione” degli anni ’70 e 80.

– Ribadiamo che il tagliare le reti e il colpire macchinari sono azioni non violente.

– Il giorno dopo l’azione il piccolo presido no tav a ridosso delle reti è stato completamente devastato (da chi? visto che lì o ci sono i no tav o le forze dell’ordine?)… ma nessuno chiaramente ne parla…

– Ci chiediamo dove siano stati i ministri in questione che oggi sputano dure sentenze, quando le forze dell’ordine picchiavano e lanciavano lacrimogeni contro manifestanti inermi.

– Ci chiediamo dove fosse lo Stato quando la polizia  compì un tentato omicidio durante lo sgombero della baita Clarea nel febbraio 2012, senza neanche fermare i lavori.

– Denunciamo come pretestuosa e intimidatoria la richiesta del senatore Stefano Esposito di procedere contro il giornalista Fabrizio Salmoni per “Istigazione a delinquere e minacce”, per il suo articolo “C’è lavoratore e lavoratore: per esempio ci sono i crumiri”, ampiamente ripresa dai giornali e TV, mistificando il reale contenuto dell’articolo.

– Il ministro degli interni dovrebbe preoccuparsi delle ditte che lavorano all’interno del cantiere: l’altro ieri è arrivata la Pato Perforazioni di Rovigo: ditta a cui il 13 marzo è stata tolta la certificazione antimafia e guarda caso adesso lavora al cantiere della Maddalena aggiungendosi alle già molte altre ditte che hanno subito condanne in via definitiva per bancarotta fraudolenta, tangenti..ecc ecc.

– Così facendo svendono la nostra terra ai soliti mafiosi impuniti, sono complici della distruzione irreversibile della Val Clarea e in altre porzioni della valle, infischiandosene della vita e del futuro di chi la abita.

– Se pensano di intimorirci con le loro dichiarazioni roboanti si sbagliano. Noi a Chiomonte continueremo ad andarci e inizieremo da venerdì con l’inizio della tre giorni di campeggio, che è un anticipo della lunga estate di lotta che il movimento no tav sta organizzando

16 maggio 2013
Movimento NOTAV

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