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Giugliano in piazza dice no all’inceneritore

Si è tenuta ieri pomeriggio a Giugliano in Campania – città dove dovrebbe essere costruito il secondo inceneritore della Campania dopo quello di Acerra – una importante assemblea ove è stato costituito il “Comitato NO inceneritore Giugliano”.

L’assemblea ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini ed attivisti della città di Giugliano nonché dell’aerea metropolitana napoletana e del casertano. Circa 40 interventi per dare spazio alle varie espressioni della protesta e della lotta, incassando la solidarietà attiva di comitati ed organizzazioni già in lotta su altri fronti (come gli attivisti NoGAS di Capua).

In un territorio storicamente progressista, ma trasformato profondamente negli ultimi decenni, con la scomparsa di una sinistra conflittuale e di un attivismo civico diffuso, l’assemblea è stato un segnale forte di controtendenza e della sensibilità che sta maturando in ampie fasce della popolazione.

No all’inceneritore a Giugliano come altrove. Sì alle bonifiche delle aree devastati da anni di sversamenti di rifiuti leciti ed illeciti, controllo del territorio per porre fine al fenomeno disastroso dei roghi tossici. Comitato internazionale di scienziati, tecnici e medici per caratterizzare le tonnellate di balle di rifiuti di Taverna del Re, stoccate illegalmente sul territorio giuglianese e per trovare una soluzione al problema diversa dall’incenerimento.

Prossime iniziative saranno proposte a breve dal neo-costituito comitato, in un’ottica di generalizzazione della vertenza sull’intero fronte regionale, per porre in crisi l’intero Piano dei rifiuti della Regione Campania prospettando soluzioni alternative compatibili sul piano ecologico e sociale.

 

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