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Caserta. Movimenti in piazza, il ministro dà forfait

Forfait del ministro Orlando e dell’assessore regionale Romano ieri a Caserta. Assenti i due politici alla passerella preparata dalla curia casertana, orfana del vescovo dei poveri Nogaro.

Dal primo pomeriggio, rappresentanti dei comitati No- inceneritori e No-gas di Terra di Lavoro e anche dell’area metropolitana napoletana si sono dati appuntamento nella piazza vicina alla biblioteca vescovile; dove si è tenuto un convegno sulla questione rifiuti organizzato dalle associazioni di area cattolica. Invitati di rilievo il sostituto procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere (luogo dei processi alle camorre) e appunto ospiti d’onore ministro e assessore che non si sono proprio fatti vedere.  I comitati in corteo si sono portati fin sotto l’entrata del luogo del convegno e presidiandone l’ingresso hanno iniziato a fare interventi con megafoni.  Denunce durissime sulla questione inceneritore, sulle bonifiche mancate, sulle enormi responsabilità istituzionali e politiche nell’affrontare le contaminazioni conclamate decine di anni fa e nascoste sotto il tappeto dei silenzi, della burocrazia, dei corridoi, del detto e non verificato, del controllo della stampa. Le ore sono passate e gli ospiti sempre latitanti, come d’uso in questa terra, sono stati “criticati” dai partecipanti il presidio che entrando in massa nel vescovato (dove Legambiente e Centro Sociale Ex-Canapificio aspettavano fiduciosi il loro turno per parlare) hanno letteralmente strappato un intervento nello stesso convegno dal quale sono poi usciti di nuovo in corteo per le vie di una città distratta dallo shopping, bloccando il traffico del capoluogo per qualche ora. I movimenti critici con questa scadenza, hanno segnato più di un punto a loro favore nel conflitto contro dei modelli che non reggono più e l’incapacità della stessa politica borghese a gestirli. Con questa mobilitazione si va a ricostruire la presenza di una vivace e caparbia sinistra di classe interna alle contraddizioni. Un’altra riflessione da farsi è sul protagonismo nuovo delle curie, dei prelati e delle aree dell’associazionismo, della Caritas, che lanciano denunce e proposte molto “sostenute” dalla stampa di regime. Questa mattina, silenzio assoluto sui fatti di ieri sera e molto rilievo alla proposta del cardinale Sepe di destinare i soldi dell’aumento IVA alle bonifiche e la presenza del parroco di Caivano nelle terre contaminate. Una scelta ben precisa per depotenziare la radicalità di queste lotte per l’ambiente e il viver meglio, dare corpo a un nuovo soggetto politico – o co-gestionale -nei grandi affari tipo Compagnia delle Opere?

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