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Mirandola, città abbandonata

Due terremoti importanti e uno sciamo sismico senza fine hanno destabilizzato prima e raso al suolo poi buona parte del patrimonio cittadino.

2 i morti, un farmacista di 61 anni e un ingegnere di 60, entrambi nativi del paese.

Il farmacista (M.M.) stava lavorando nella sua azienda del settore biomedicale, quando il capannone è venuto giù. L’ingegnere, invece, stava facendo delle verifiche in un’abitazione privata dopo la scossa delle 9 di stamattina, quando sarebbe stato sorpreso da un crollo.

Danni ingenti, sopratutto al patrimonio artistico.

Patrimonio artistico che aveva fatto di questo paese la Capitale dei Pico, signori del Rinascimento, gravemente danneggiatol’oratorio della Madonna della Porta ( ‘600), distrutto il duomo voluto dalla famiglia Pico nel ‘400 e la chiesa francescana, una delle prime in italia, crollata sotto la torre campanaria adiacente.

Mirandola non è soltanto la patria dei Pico, è anche la patria del rene sintetico,unico distretto tecnologico italiano del settore biomedicale si è guadagnato il soprannome di Plastic Valley per la sua specializzazione nella lavorazione di materie plastiche ad uso terapeutico, realizzato qui e all’avanguardia nel settore della ricerca scientifica con risultati straordinari, proprio qui è stato realizzato per la prima volta al mondo il rene artificiale per neonati nel 2010, si chiama Carpediem ed è l’acronimo di Cardio Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine ovvero il primo rene artificiale in miniatura al mondo dedicato ai neonati con gravi insufficienze renali.

La realtà di Mirandola contava 292 imprese e quasi 5mila addetti. Un gruppo di grandi e piccole aziende che convivono fianco a fianco con il comune impegno nelle attività di ricerca e innovazione. Solo nel periodo 1998-2007 il distretto ha riportato 70 brevetti sui 663 segnati in Italia.

Si producono componenti monouso, apparecchiature per emodialisi, prodotti per la cardiochirurgia, la trasfusione-autrotrasfusione, l’anestesia e la rianimazione. Considerato il più importante polo industriale nel settore a livello europeo, nel mondo è superato per importanza solo da quelli di Minneapolis e Los Angeles.

Oggi questo tessuto economico sociale è seriamente a rischio già provato dalla crisi economica dai ritardi nei pagamenti da parte di Asl e ospedali ma soprattutto dalla delocalizzazione produttiva, forte è la concorrenza di paesi come la Cina e sopratutto l’ Est-Europa appetibili per i bassi costi dai produttori, viene messo in ginocchio da una catastrofe sismologica che la metta a dura prova.

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