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Russia. Artisti a sostegno delle “Pussy Riot”


Numerosi artisti e musicisti si sono schierati nel chiedere clemenza per
Maria Alyokhina, 24 anni, Nadezhda Tolokonnikova, 22 anni, and Yekaterina Samutsevich, 29 anni, più conosciute come le Pussy Riot, che lo scorso febbraio avevano fatto irruzione nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, e una volta raggiunto l’altare, avevano cantato una versione riveduta e “corretta” dell’Ave Maria, dal ritornello che suonava più o meno “Liberaci da Putin”.
Le tre componenti della popolare punk band russa erano state subito arrestate con l’accusa di ”vandalismo motivato da odio religioso” e ora rischiano tre anni di reclusione, secondo quanto richiesto dall’accusa nel processo in corso.
Al processo, iniziato lunedì scorso, le tre ragazze si sono scusate dal punto di vista etico, ma non hanno ceduto e hanno dichiarato di non essere contro il Cristianesimo, ma di aver agito con motivazioni esclusivamente politiche.
Musicisti come
Alex Kapranos dei Franz Ferdinand, Pete Townshend, i Pet Shop Boys, Johnny Marr degli Smiths, Jarvis Cocker dei Pulp, Sting, Peter Gabriel, Elio e le Storie Tese (che per l’occasione hanno cambiato il loro nome in Pistulino Riot) e, ultima arrivata, Madonna insieme ad altri artisti, soprattutto inglesi, hanno firmato una lettera, pubblicata dal Times, nella quale chiedono a Putin che il processo alle tre musiciste sia equo e non influenzato da rancore personale. “Le accuse verso le ragazze sono assurde», hanno scritto i musicisti. «Il dissenso è un diritto di qualsiasi democrazia ed è del tutto sproporzionato il fatto che stiano rischiando anni di carcere per “teppismo motivato da odio religioso”.

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