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Fermato all’aeroporto di Miami, scompare il cantante dei Reincidentes

Avrebbe dovuto esibirsi ieri insieme ai suoi compagni a Quito, durante il XVIII Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti in corso in questi giorni nella capitale dell’Ecuador. Ma quando è arrivato in aereo da Madrid a Miami, Fernando Madina, bassista e cantante della storica band alternativa spagnola, è stato fermato per controlli dai servizi di sicurezza statunitensi. Ed è letteralmente scomparso, non si hanno sue notizie da ormai quasi 3 giorni. 

Scrive la band di Siviglia in un comunicato pubblicato sul profilo facebook del gruppo:
“Il gruppo è arrivato all’aeroporto di Miami venerdì 6 dicembre alle 14,35 (ora locale) in un volo in coincidenza con quello per Quito. Eravamo diretti lì per partecipare al XCIII Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti, un concerto gratuito e moltitudinario. Mentre il resto della band è stato obbligato a continuare diretto a Quito, a Fernando è stato impedito di prendere il volo per motivi di sicurezza non meglio precisati. Dopo numerosi tentativi di metterci in contatto con lui, anche attraverso il servizio degli annunci pubblici interno all’aeroporto, e passate 12 ore senza avere sue notizie, abbiamo contattate le autorità dello Stato della Florida, la polizia aeroportuale, la compagnia aerea e altri enti. Abbiamo potuto quindi riscontrare che contro di lui non esisteva nessuna denuncia e che non era stato arrestato. Dopo 48 ore, la famiglia ha presentato una denuncia di sparizione alla Policia Nacional spagnola. Allertata l’ambasciata spagnola a Washington, questa ha affermato questa mattina – lunedì 9 dicembre – che non verrà attivato alcun meccanismo di comunicazione con le autorità statunitensi per localizzare Fernando.
Il gruppo Reincidentes vuole ringraziare tutte le persone dell’organizzazione del festival per la loro comprensione, appoggio e affetto in queste ore così difficile per tutti. Siamo molto dispiaciuti di non aver potuto partecipare con voi a questo importante evento per la gioventù latinoamericana che, in questa occasione speciale, aveva uno straordinario significato essendo la prima data del nostro tour-anniversario”.

La storica band punk-rock del sud della Spagna è nota per il suo impegno sociale e per la solidarietà espressa nei confronti del popolo basco e di alcune realtà politiche della sinistra antagonista dello stato spagnolo. Impegno che nel corso degli anni gli è costato varie e dure campagne di boicottaggio e di criminalizzazione da parte delle autorità politiche spagnole, dei gruppi di estrema destra e di vari media. 

Tra i pezzi più noti della band ci sono ‘Andalucía entera’ (dedicato al paese di Marinaleda), ‘La historia se repite’, Camela-3 (critica alla manipolazione delle informazioni, in particolare contro la tv commerciale spagnola Antena 3), ‘Vicio’, ‘Hablando con mi cerebro’, ‘Un pueblo’ (dedicata al conflitto basco in collaborazione con Fermin Muguruza), ‘Ay Dolores’ (dedicata alle violenza di genere contro le donne), ‘Sáhara adelante’ (a sostegno dell’indipendenza del popolo del Sahara Occidentale), ‘México levanta’ (a favore del movimento zapatista), ‘La republicana’ (a favore della Repubblica spagnola) e ‘Resistencia’ (a sostegno della Rivoluzione Cubana). In alcune delle loro canzoni come ‘Andaluces Levantaos’ (una versione dell’inno dell’Andalusia) o ‘Jornaleros andaluces’ (dedicata ai braccianti andalusi) la band ha esplicitato i propri sentimenti di difesa dell’identità del proprio popolo. L’ultimo disco – América: canciones de ida y vuelta – raccoglie varie versioni di canzoni latinoamericane legate alla musica di protesta e dei movimenti sociali e di sinistra. 

Aggiornamento: Il cantante dei Reincidentes arrestato negli Usa

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