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Una promessa speciale per una persona speciale, Carla Verbano

In generale, quando si prende un impegno, si fa una promessa e si è persone serie, si onora. Punto.
Un impegno, una promessa fatta alla madre di un giovane militante ucciso negli anni di piombo è qualcosa che va oltre. Si profonde il massimo impegno, si cerca di finalizzare al meglio il lavoro, si da fondo a tutte le energie disponibili. Non si gioca, non si scherza, non si millanta, si cerca di essere semplicemente seri e concreti.

Poi, un giorno si arriva alla conclusione, a finalizzare gli impegni e i progetti messi in cantiere.

Ho collaborato fattivamente a realizzare un documentario. Curando in particolare tutta l’acquisizione, lo studio delle carte, la loro cronologia ragionata e le ricostruzioni storiche.
Valerio Verbano Uno omicidio anomalo (in onda su Raitre il 13 marzo 2007 nel format La storia siamo noi) è in rete e ciascuno, volendo, lo può visionare. http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/…/valer…/575/default.aspx

16427588_1314940705253605_3914119577660700281_nHo prodotto un libro, una controinchiesta su Terza posizione, i Nar e tutta la galassia neofascista romana per offrire dei dati, degli spunti di ricerca e approfondimento, delle possibili chiavi di lettura sull’omicidio di Valerio Verbano, utilizzando anche tutta una serie di informazioni carpite sul campo direttamente nei quartieri dove ho vissuto la mia vita di tutti i giorni…

Il libro in questione si intitola Valerio Verbano Ucciso da chi, come, perchè (Odradek, 2011) http://www.odradek.it/Schedelibri/valerioverbano.html

Ora, negli anni, che cosa ha prodotto questo saggio?

A destra:
Attenzione, schedatura, denunce, minacce da parte del mondo neofascista… e questo ci sta tutto, mi sono esposto, ho firmato col mio nome e cognome, ci ho messo la faccia, ne ero pienamente consapevole, va da se…

A sinistra:
Distacco, fastidio, critica, derisione, disapprovazione, accenni vari di intimidazione da parte del mondo della compagneria…. tutto questo ci sta un po' meno, ma i messaggi pervenutimi, in buona sostanza, sono stati questi.

Ora, per questo lavoro, io non mi sono accordato con i vertici di chicchessia, la mia non è stata una agiografia, è stata una attenta ricerca finalizzata ad una complessa e elaborata controinchiesta…
Io ho lavorato in piena autonomia, in fondo ho bazzicato da giovane quei territori e quella “famiglia” quindi cosa mi rimproverate?

Adesso sulla trasversalità della battaglia che riguarda l’abolizione del carcere, sulla soluzione politica degli anni di piombo, anche quelli che reputavo “amici” si sono seduti (non ufficialmente però) al tavolo con la controparte per concordare il silenzio totale su quei fatti…
Appare chiaro quindi, che il mio lavoro non è stato gradito, ha rischiato di scalfire e inficiare alcuni equilibri consolidatisi nel tempo.

Ora, però, poniamo il caso che io non abbia fatto parte di organismi clandestini di lotta… mettiamo che io e i miei compagni di viaggio dell’epoca non abbiamo fatto comunella nell'area “omogenea” di Rebibbia o passeggiate nell’ora d’aria del carcere di Paliano e quindi non abbiamo stipulato nessuna tregua, nessun accordo verbale sulle vicende che hanno riguardato gli anni di piombo.

16508348_1314941078586901_1379103242178718073_nAdesso aggiungiamo al tutto un particolare non proprio insignificante.
Poniamo il caso che io sia nato in un quartiere nero della capitale, a Balduina, e abbia vissuto anche nei quartieri dell’area della Cassia.
Mettiamo che negli anni della gioventù mi sia scontrato nelle strade della mia città a viso aperto con gli estremisti di destra e sia rimasto su questa posizione: i fascisti restano i fascisti. Punto.
Magari come me, su questa posizione ce ne sono tanti altri. Lo avete minimamente preso in considerazione?

Ma soprattutto che il mio accordo e la mia promessa siano state prese e sancite con Carla, la madre del ragazzo assassinato. Ci ho parlato così tanto negli ultimi 10 anni che Lei ha finito per affibbiarmi addirittura un appropriatissimo soprannome (Logo).
Io comunque ho lavorato duro e le mie promesse le ho mantenute. Avere la stima di Carla e la sua approvazione, vederla sorridere anche solo qualche ora mi ha ripagato umanamente. Sono sereno.

Io, il mio impegno, quindi, l'ho onorato. Sono in linea con il mio personale vissuto, sul binario della mia coerenza, e soprattutto quello della mia coscienza.

Per qualsiasi rimostranza ulteriore che, eventualmente, vorrete sottopormi, mi troverete, in giro per le strade della mia città. Vivo.

All'ispiratrice di questo mio lavoro…
Dedicato alla memoria di Laura Barberini, compagna di vita e militante conosciuta nel 1981 al Comitato Proletario Torrevecchia Primavalle – Roma Nord

A Valerio, a Carla, a Sardo Verbano…. sempre nel mio cuore, con infinito amore HLVS!

 

* da Facebook, 2011

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