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Al Ard Doc Film Festival compie quindici anni

Dal 17 al 24 marzo 2018, a Cagliari, si svolgerà la XV edizione del Festival del Cinema Arabo Palestinese Al Ard Doc Film Festival, organizzato dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina che quest’anno presenta una ricchissima edizione e prevede un’ulteriore continuazione per una due giorni a Macomer.

Il Festival, tra le principali rassegne europee di cinema arabo e palestinese, propone una formula basata sul bisogno di informare e accrescere la consapevolezza dei cittadini rispetto a uno scenario geopolitico mutevole e che lancia numerosi interrogativi all’Europa. “In questo contesto di crisi politiche, sociali ed economiche, di guerre e conflitti, di flussi migratori e morti in mare”- afferma l’Associazione Amicizia Sardegna Palestina – “un’associazione come la nostra ha il diritto e il dovere di colmare le paure e i quesiti che, spesso, conducono ad alimentare stereotipi, pregiudizi e intolleranze”.

Proiezioni delle più recenti e importanti produzioni cinematografiche riguardanti le tradizioni, la politica, la storia, la religione e la cultura araba con una particolare attenzione alla Palestina. In questi 15 anni il Festival Al Ard si è evoluto diventando un appuntamento non solo per i cultori del genere documentaristico o del cinema arabo, ma anche e soprattutto per coloro che desiderano aprire una finestra su un mondo poco conosciuto o spesso frainteso.

Saranno 36 i film proiettati, dei quali 32 in concorso, scelti e selezionati dalla commissione esaminatrice tra moltissime proposte arrivate da tutto il mondo arabo e non solo.

Lo sguardo femminile sul conflitto è ormai presente in una parte consistente del cinema palestinese ed emergerà durante il festival grazie alla presenza di numerose registe: la documentarista palestinese Mai Masri, ad esempio, sarà presente la prima sera per raccontare e spiegare il proprio lavoro che riporta le vicende di una giovane palestinese, la violenza e le ambiguità del regime di detenzione amministrativa in Israele.

In Road to Sufsaf, della regista Nour Maatuk, un ingegnere palestinese ricostruisce la mappa del suo villaggio d’origine, distrutto dagli israeliani nel 1948 o nel film A Long Hot Summer in Palestine la regista palestinese Norma Marcos, racconta attraverso la voce dei palestinesi come le guerre e l’occupazione abbiano cambiato la loro vita quotidiana.

Per rievocare i settant’anni dalla Nakba (l’espulsione dei palestinesi e la catastrofe) il film 1948: Creation & Catastrophe, della regista Ahlam Muhtaseb insieme a Andy Trimlett, riannoda i fili della memoria di israeliani e palestinesi sui fatti che portarono alla cacciata di una nazione e alla costruzione di uno stato. Altrettanto significativo e storico è Rasheed, della regista libanese Samia Badih, che cerca di ricostruire l’uccisione di suo zio, morto durante un bombardamento israeliano a Sidone, nel 1982.

Saranno anche presenti le vicende della Freedom Flotilla, una flotta di imbarcazioni che cercarono di rompere l’assedio su Gaza, con la testimonianza diretta della regista Rifat Audeh nel suo film The Truth: Lost at Sea o le più recenti vicende nei paesi arabi come Repeating History di Nadim Fetaih, un mediometraggio che racconta il rapporto tra padre e figlio egiziani tra due rivoluzioni. Altrettanto importante e significativa la presenza del cinema maghrebino con Couscous: Seeds of Dignity di Habib Ayeb, che offre uno spaccato originale delle forme di dipendenza alimentare della Tunisia post-coloniale o Dreams fragments della regista algerina Bahïa Bencheikh-El- Fegoun che racconta i sogni infranti dei giovani del suo paese.

Come di consueto alle proiezioni si aggiungeranno workshop e incontri didattici: martedì, mercoledì e giovedì pomeriggio alle 15 si terranno tre incontri seminariali a cura dell’Associazione sui temi della situazione d’assedio di Gaza, del Watergrabbing e della prospettiva degli studi di Ilan Pappe sulla Nakba.

Due, infine, gli spettacoli teatrali previsti a Cagliari: la sera di giovedì 22, La tragedia di Guevara, su testo di Muin Bsiso, verrà portato in scena da Monica Zuncheddu; sabato 24, prima della premiazione dei film in concorso, andrà in scena La terra degli aranci tristi, su testo di Ghassan Kanafani, con Omar Suleiman.

Il programma completo è disponibile al link: http://www.alardfilmfestival.com/news/programme-of-the-festivalprogramma-del-festival

Le sinossi dei film in concorso sono disponibili al link: http://www.alardfilmfestival.com/xv-edition-films.html

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