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Libia: tra tregua e battaglia

La televisione di stato annunciava che l’esercito aveva riconquistato numerose città ribelli, tra cui Al Zawiya, Misurata, Ras Lanuf e Tobruk, e marciava verso Bengasi.

Voci incontrollabili riferivano di un accordo raggiunto nella notte tra Gheddafi e i capi di alcune tribù per la fine delle ostilità. E si attendeva che lo stesso Gheddafi si facesse sentire in tv nelle prossime ore per sancire ufficialmente la pace. La televisione libica mandava in onda per ore immagini di centinaia di persone in festa sulla piazza Verde, simbolo della rivoluzione gheddafiana. Scene di esultanza anche avanti all’albergo che ospita i giornalisti stranieri, nella zona sud di Tripoli, con traffico completamente bloccato dalle auto che suonavano i clacson e sventolavano bandiere verdi.

Qualche ora dopo, gli insorti hanno smentito che la città di Tobruk fose stata riconquistata dalla truppe del colonnello. “E’ solo propaganda”, hanno detto. Stesse notizie anche da Misurata, mentre su Ras Lanuf – città petrolifera sulla costa – si vedevano alzarsi colonne di fumo dopo il passaggio di un aereo militare.

La situazione sul campo sembra ancora molto confusa, dunque. Ma il moltiplicarsi delle notizie su una trattativa tra le varie tribù e Gheddafi dovrebbe segnalare che qualcosa, sul piano della diplomazia interna al paese, si va muovendo.

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