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Israele ammette: sequestrato palestinese in Ucraina

 

Il sequestro e la detenzione di un ingegnere palestinese della Striscia di Gaza misteriosamente scomparso il 19 febbraio mentre viaggiava in treno in Ucraina, sono stati confermati dalle autorità israeliane. L’ uomo, Dirar Abu Sisi, si trova attualmente nel carcere di Petah Tiqva, a est di Tel viv, e ha potuto incontrare il suo avvocato. Sulla vicenda era stato imposto il silenzio stampa che e’ stato parzialmente revocato, rendendo noto solo la detenzione. Rimangono da chiarire le circostanze e i motivi dell’ arresto.

Dirar Abu Sisi, 42 anni, si trovava in Ucraina per fare richiesta della cittadinanza di questo paese ed e’ scomparso mentre si rovava in viaggio fra Kharkiv e Kiev. La moglie Veronika, che e’ ucraina, ha detto all’ agenzia stampa tedesca Dpa di aver poi ricevuto una telefonata del marito che diceva di essere stato rapito da agenti dei servizi segreti israeliani del Mossad e portato fuori dal Paese. Secondo lei il marito e’ stato rapito perche’ e’ un sostenitore di Hamas e per il suo lavoro d’ ingegnere presso la principale centrale elettrica della Striscia di Gaza. L’ avvocato, Smadar ben Natan, ha detto di aver trovato Abu Sisi in buone condizioni fisiche e ha negato che il suo cliente abbia legami con Hamas. Di fronte a questa ennesima violazione di tutte le leggi internazionali da parte delle autorità israeliane, indigna il vergognoso silenzio della cosiddetta comunità internazionale.

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