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Iraq. Gli scontri guastano la festa al Segretario alla Difesa statunitense

Il segretario alla Difesa statunitense, Robert Gates, in visita in Iraq, ieri ha espresso apprezzamento per i progressi straordinari raggiunti in Iraq, definendo il paese un esempio per tutto il mondo arabo. “Non è tutto perfetto – ha detto il segretario alla difesa Usa – ma considerato ciò che accade in tutta la regione, molte persone saranno felici di trovarsi dove si trova oggi l’Iraq”. Un eufemismo decisamente smentito dalla realtà e probabilmente non condiviso dai rifugiati iraniani ostili al regime di Teheran e ospitati in Iraq, i quali nella notte si sono scontrati con l’esercito iracheno ad Ashraf, una località del nord del paese non lontano dal confine con l’Iran.

Gli scontri tra oppositori iraniani -addestrati dagli statunitensi – e militari iracheni, hanno causato la morte di almeno tre persone e il ferimento di alcune altre, sono avvenuti nella notte nel campo di Ashraf, a nord di Baghdad. Dell’episodio ha parlato anche il segretario americano alla Difesa Robert Gates, che proprio oggi è giunto nel Kurdistan iracheno per colloqui tra l’altro con il presidente della regione “autonoma” Massud Barzani. “Siamo molto preoccupati per le informazioni che parlano di morti e feriti” – ha detto Gates ai giornalisti nella base americana di Camp Marez – “Esorto il governo iracheno a dare prova di moderazione”. Un portavoce dei ribelli iraniani dei Mujahiddin del Popolo ha accusato da parte sua l’esercito iracheno di aver ucciso 25 abitanti del campo e di averne feriti altri 325. In Iraq ci sono ancora 47.000 soldati statunitensi. In Iraq gli insorti hanno ucciso ben 28 soldati Usa dalla fine della missione ufficiale. negli ultimi quattro giorni sono stati cinque i militari americani che hanno perso la vita, due di loro sono stati uccisi da fuoco ostile.

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