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Al Qaeda “punisce” l’esercito pakistano



Pesante atttacco all’esercito pakistano da parte delle forze talebane. La fine di un corso di formazione si è trasformato in tragedia per decine di reclute della Guardia di frontiera del Pakistan, vittime di un duplice attentato realizzato oggi da presunti attentatori talebani nell’area (tehsil) di Shabqadar, a circa 35 chilometri da Peshawar, capoluogo della provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa. Un bilancio provvisorio delle vittime parla di almeno 87 morti e oltre 100 feriti, praticamente tutte reclute. L’azione, cui ha partecipato almeno un kamikaze, sembra essere la prima risposta all’uccisione il 2 maggio da parte di un commando militare americano di Osama bin Laden ad Abbottabad. L’azione è stata rivendicata in una telefonata ad una agenzia di stampa internazionale dai talebani pachistani alleati di Al Qaida. Da una prima ricostruzione dei fatti emerge che le esplosioni sono state molto ravvicinate e che la prima è stata causata da un attentatore suicida in motocicletta che si è schiantato contro l’ingresso dell’edificio delle Guardie di frontiera, da dove stavano uscendo le reclute. Qualche momento dopo è avvenuto un secondo scoppio di natura indeterminata. Il capo della polizia del distretto di Charsadda, Nisar Khan Marwat, ha indicato che le reclute erano tutte in abiti civili perchè si accingevano ad usufruire di un congedo di dieci giorni.

L’attacco è stato poi rivendicato dal Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp), la più importante organizzazione clandestina islamica pachistana, guidata da Baitullah Mehsud, molto vicina ad Al Qaida.

Abbastanza semplice la sequenza logica dietro questo attacco. Bin Laden era nascosto da anni in una “città speciale” riservata all’esercito e tutti – ma proprio tutti – hanno immediatamente capito che la “protezione” dell’esercito o dei servizi pakistani era venuta meno. La prima risposta di Al Qaeda, dunque, non poteva che arrivare in questa direzione, per “punire il tradimento”. C’è da dire, infine, che non ci poteva essere obiettivo più facile: reclute in libera uscita. Anche Al Qaeda, o quel che ne resta, non è più quella di una volta..

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