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Egitto. Al Cairo manifestazioni contro Israele e dei cristiani contro le violenze inter-religiose

Almeno 24 manifestanti sono rimasti feriti ieri al Cairo vicino all’ambasciata d’Israele durante scontri durati diverse ore tra forze dell’ordine e manifestanti che protestavano per il terzo giorno consecutivo in solidarietà con la Palestina in occasione dell’anniversario della Nakba, la “catastrofe”, come è chiamata dagli arabi la nascita dello Stato ebraico nel 1948 e la conseguente pulizia etnica dei palestinesi. La folla chiedeva l’espulsione dell’ambasciatore di Israele e la rottura della relazioni diplomatiche con Tel Aviv.

In un altra parte della capitale egiziano intanto i manifestanti copti hanno ignorato la richiesta di Shenouda III, il papa della chiesa copta ortodossa, di mettere fine al sit-in che prosegue da circa una settimana davanti alla sede della tv di Stato al Cairo.

Stanotte oltre 78 persone sono rimaste ferite dopo un attacco di 50 aggressori Girgis Atef, un organizzatore della protesta di 24 anni, ha detto che non se ne andranno fino a quando le loro richieste non saranno soddisfatte, prima tra tutte l’avvio di un processo contro gli assalitori della nottata e la liberazione dei manifestanti cristiani detenuti e condannati nelle proteste precedenti a seguito delle violenze contro i cristiani. I manifestanti vogliono più in generale provvedimenti tempestivi che mettano fine alle tensioni religiose.

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