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Libia. Gheddafi propone cessate il fuoco. La Nato bombarda ancora Tripoli

Il quotidiano britannico cita una lettera che il primo ministro libico, Al-Baghdadi al-Mahmoudi, invierà ai principali leader mondiali. Secondo il quotidiano, che ha ottenuto una copia della lettera, il regime di Gheddafi è pronto ad avviare colloqui senza condizioni con gli insorti e ad annunciare un’amnistia per entrambe le parti in conflitto e una bozza di una nuova costituzione. «Il futuro della Libia sarà radicalmente diverso rispetto a quello di tre mesi fa – è riferito in un estratto della lettera scritta da al-Mahmoudi – questo è sempre stato il piano. Solo ora noi possiamo accelerare il processo. Ma perché questo avvenga – è aggiunto – dobbiamo fermare i combattimenti, iniziare a parlare, essere d’accordo su una nuova costituzione e creare un sistema di governo che rifletta la realtà della nostra società e sia conforme alle esigenze della governance contemporanea». Nella lettera si sottolinea quindi che «la fase della violenza deve essere sostituita da una di riconcilizione. Entrambe le parti necessitano di un incentivo per muovere dall’angolo ed entrare in un processo che porti al consenso». «Sarà avviato un processo di riconciliazione che includerà l’amnistia e risarcimenti per tutte le vittime del conflitto – si conclude la missiva – siamo pronti a discutere un cessate il fuoco e il sistema futuro di governo costituzionale».

Intanto proseguono i bombardamenti della Nato sulla Libia. Quattro esplosioni sono state udite ieri sera a Tripoli, colpita ormai da giorni giorni da numerosi e ripetuti raid della Nato. Lo ha riferito un giornalista dell’Afp senza poter precisare il sito preso di mira. In precedenza l’agenzia ufficiale libica Jana aveva riferito che altri raid hanno colpito la città di Nalut, 230 km circa a sud ovest di Tripoli, prendendo di mira «siti civili e militari». Nalut si trova nella zona montuosa di Jebel Nafussa, teatro da diverse settimane di scontri fra gli insorti e le forze fedeli a Gheddafi.

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