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Libia. Ancora bombardamenti della Nato. Il Sudafrica chiede lo stop dei raid

Gli aerei della Nato hanno effettuato dei raid nella notte su Tripoli. Lo ha riferito la tv di stato libica Al Jamahiriya, secondo cui i bombardieri hanno colpito in particolare il sobborgo di Tajura e la città di Al Jafra, 600 chilometri a sud della capitale. L’emittente ha riferito che i raid hanno provocato vittime e danneggiato alcuni edifici. I raid della Nato giungono a poche ore di distanza dall’incontro avvenuto ieri a Tripoli tra il presidente sudafricano, Jacob Zuma, e il colonnello libico, Muammar Gheddafi. Secondo Zuma, giunto nel paese nordafricano per trovare una mediazione che metta fine al conflitto, il colonnello sarebbe «pronto» ad attuare la road map proposta dall’Unione Africana. Gheddafi sarebbe infatti pronto a mettere in pratica il piano dell’Unione Africana (Ua) per mettere fine alla crisi libica, ha dichiarato il presidente sudafricano Jacob Zuma al termine di una breve visita, ieri, in Libia. Gheddafi è «pronto ad attuare il piano dell’Ua», a cominciare da un cessate il fuoco «bilaterale» che comprenda lo stop dei bombardamenti Nato, ha spiegato Zuma alle tv libiche e sudafricane, aggiungendo che i raid aerei della coalizione internazionale minano la mediazione africana in corso in favore della pace in Libia. Il presidente sudafricano ha detto di aver avuto una «discussione dettagliata col Colonnello, che da parte sua ha chiesto di »dare ai libici l’opportunità di discutere tra di loro per trovare una soluzione alla crisi che scuote il Paese dal 16 febbraio. Il piano di mediazione dell’Ua, che chiede lo stop dei bombardamenti Nato, prevede un cessate il fuoco e l’instaurazione di un periodo di transizione che conduca ad elezioni democratiche in Libia.

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