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“Coi talebani si tratta”, dice il Pentagono

Discussioni preliminari tra il Dipartimento di Stato Usa, autorità di altri paesi e i Talebani sono in corso per l’Afghanistan: lo ha confermato al talk show della Cnn il segretario alla Difesa Bob Gates.

«Penso ci sia stata la volontà di discutere da parte di un certo numero di paesi, compresi gli Stati Uniti – ha detto Gates -, direi che i contatti sono assolutamente preliminari a questo stadio».

Per il segretario alla Difesa, che lascerà l’incarico alla fine del mese, è fondamentale capire «chi rappresenta davvero i Talebani», prima di avviare discussioni, anche perchè «non vogliamo trovarci a discutere ad un certo momento con qualcuno che in realtà è un indipendente».

Ma l’ammissione arriva ovviamente molto dopo che la realtà dei contatti ha preso corpo.

Gli Stati Uniti hanno avuto in questi mesi più contatti con i telebani di quanti ne abbiano le autorirà dell’Afghanistan, in vista dell’apertura di un dialogo di pace. Lo ha dichiarato oggi all’Ansa il vicepresidente dell’ Alto Consiglio per la Pace afghano, Mawlawi Ataullah Ludin. «Che a noi piaccia o no – ha spiegato – fino a quando gli Usa, la Nato e l’Onu non prenderanno forti iniziative per la pace, non avremo risultati, perchè questo noi non possiamo farlo da soli». Dopo aver dato un giudizio positivo sulla riforma della «blacklist» realizzata di recente dall’Onu, Ludin ha aggiunto: »Adesso le Nazioni Unite devono cancellare dalla lista dei ‘cattivi’ afghani molti nomi. Ci sono persone che operano nel Parlamento afghano, nello stesso Alto Consiglio per la Pace o che sono morte e i cui nomi sono ancora in quella lista«. Per quanto riguarda infine il dialogo diretto con i talebani e con le altre organizzazioni armate, come quella di Gulbuddin Hekmatyar, Ludin ha detto: »Non abbiamo problemi a cominciare un dialogo con i talebani qui in Afghanistan e non in un Paese terzo. Anche noi la consideriamo una scelta migliore. Ma non abbiamo ricevuto da loro un indirizzo scritto o l’indicazione di un luogo dove questo si possa fare».

Insomma, la via della soluzione politica è stata iniziata. E’ prevedibile che nonostante la guerra al momento continui, i talebani stessi non faranno molto per “trattenere” gli americani (e gli altri contingenti della Nati) sul territorio afgano.

Una domanda però ci resta. Visto che il burqa alle donne non è stato tolto, visto che la democrazia non è stata introdotta, visto che la legge islamica non è stata abolita (anzi, reintrodotta molto presto dal quisling Karzai), visto… chi glielo dice adesso ai Ferrara, La Russa, Gaparri, D’Alema, Rutelli, e via elencando in modo bipartisan, che “col nemico si tratta”?

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