Menu

Grecia: fiducia del parlamento a Papandreou, “i mercati” respirano

Nei giorni scorsi Papandreou aveva poroceduto a un semplice rimpasto, visto che il tentativo di creare un “governo di salvezza nazionale” (chiesto anche da Ue e Fmi) era andato a vuoto. La nomina di Evangélos Vénizélos a ministro delle Finanze è stata la novità più significativa. Da notare che Vénizélos ricopriva la carica di ministro della difesa, e quindi garantisce anche verso circoli non propriamente finanziari.

Ancora più importanti saranno però i prossimi appuntamenti parlamentari, quando la manovra che il governo dovrà varare per ottenere la nuova tranche di aiuti europei dovrà essere concretizzata attraverso singoli provvedimenti.

Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso si è subito congratulato del voto di fiducia, giudicandolo «una buona notizia per la Grecia e per l’Unione europea». «Il voto di questa sera del Parlamento greco toglie di mezzo un elemento di incertezza in una situazione già molto difficile. Ecco una buona notizia per la Grecia e per l’Unione europea nel suo insieme», ha affermato Barroso in un comunicato pubblicato subito dopo il risultato del voto. Barroso ha inoltre esortato Papandroeu e il suo governo a concentrare «tutti gli sforzi» per ottenere ora il sostegno del Parlamento «sull’ambiziosa serie di misure fiscali e soprattutto di privatizzazioni prese in accordo con la troika» (Fmi, Commissione e Banca centrale europea). «L’approvazione di queste misure la settimana prossima – ha aggiunto Barroso – permetterà non solo di versare rapidamente la prossima tranche di aiuti finanziari per la Grecia, ma marcherà una tappa importante nel percorso della Grecia per ritrovare finanze pubbliche sane e la crescita».

Evangélos Vénizélos, ieri ha invitato il Parlamento a fare uno sforzo nazionale. «Abbiamo bisogno di un piano parallelo di ristrutturazione» del paese «i cui obiettivi siano armonizzati con il programma di bilancio pluriennale» (il nuovo piano di austerità dettato al paese dall’Ue e dal Fmi), «ma che ci permetta di migliorare i risultati in materia di bilancio, di crescita e di giustizia sociale», ha spiegato nel corso di un dibattito sul voto di fiducia. «Il primo punto riguarda un calo più importante e più rapido delle spese funzionali dello Stato oltre a quelle previste, poi occorre una riforma fiscale radicale e immediata, e delle misure di crescita».

Venizelos ha anche ribadito l’impegno del governo a votare entro il 30 giugno l’attuale programma economico fino al 2015, come ha chiesto l’Eurozona condizionando a questa proposta di legge il rilascio di una nuova tranche, di vitale importanza per il paese, del prestito Ue-Fmi di 110 miliardi concesso nel maggio 2010.

Il voto era comunque uno scoglio difficile da affrontare. La coalizione del premier socialista Papandreou ha infatti perso voti in Parlamento e ad oggi può contare su una maggioranza di 155 voti, su 300. Fino a questa notte non era ancora chiaro se tutti i membri della coalizione avrebbero votato a sostegno del governo e quindi del suo impopolare pacchetto di austerity, 78 miliardi di euro di ulteriori tagli che deve essere approvato entro giugno per sbloccare il piano di salvataggio Ue. Il voto di questa notte è arrivato dopo tre giorni di dibattito parlamentare.

I manifestanti, dopo gli scontri della scorsa settimana, si erano radunati di fronte al Parlamento per cercare di impedire l’ingresso e quindi far slittare il voto. La web tv Zougla ha seguito gli eventi con una diretta video su piazza Syntagma.

Tra la folla, presenti anche tanti iscritti all’Adedy, uno dei due maggiori sindacati ellenici che raggruppa i lavoratori del settore privato, che ha invitato i propri aderenti a partecipare alla protesta per «dire no alla politica neoliberale, indipendentemente da chi la decide ora o la deciderà in futuro». Ora si attende la reazione dei mercati al voto di fiducia.

Certo che se la salvezza economica del mondo dipende da un voto di fiducia del parlamento di un paese piccolo e debole come la Grecia…

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *