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La troika ha deciso: 30.000 statali licenziati in Grecia

 

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Accordo Grecia-Troika: licenziamento per 30mila statali. Ma Atene mancherà ancora il target di bilancio 2011-2012

Con un’analisi di Vittorio Da Rold

 

Il Governo greco e i capi della delegazione Ue-Fmi-Bce hanno raggiunto un accordo preliminare sul programma che prevede il taglio di 30mila dipendenti pubblici. Lo riporta l’agenzia pubblica Athens News Agency, sottolineando che l’accordo passerà ora all’approvazione del consiglio dei ministri. Il piano della Grecia per l’avvio dei pesanti licenziamenti – oltre al taglio di salari e benefit – dei dipendenti pubblici è la parte più complicata del pacchetto di riforme chiesto da Unione europea e Fondo monetario internazionale per liberare i nuovi aiuti ed evitare la bancarotta.

Per convincere la troika, Atene ha promesso di introdurre nuove tasse, ridurre i salari dei dipendenti pubblici e il numero degli statali di un quinto entro il 2015. La richiesta di Ue e Fmi non è molto diversa da quanto la Bce chiede all’Italia nella lettera inviata al nostro Governo il 4 agosto scorso.

Poco dopo l’annuncio dell’accordo sui licenziamenti degli statali, sono diffusi dati preoccupanti: la Grecia non riuscirà a raggiungere i target di bilancio per 2011 e 2012 concordati con Ue e Fmi per il proprio salvataggio. La Grecia, secondo quanto riferiscono alcune fonti, prevede ora un deficit dell’8,5%, contro la stima precedente del 7,6%. Il Pil è atteso in calo del 5,5%, molto al di sotto delle previsioni precedenti. Ma verso le 21, arrivano le dichiarazioni del ministro delle Finanze greco che cercano di stemperano le preoccupazioni. La Grecia taglierà altri 6,6 miliardi di euro con misure anti-deficit tra il 2011 e il 2012 per assicurare il raggiungimento degli obiettivi del budget. «Come d0accordo con la troika – si legge nella dichiarazione inviata via email – ci saranno misure assicurerà il raggiungimento del deficit al 6,8% del Pil ». le misure si tradurranno in un surplus primario di 3,2 miliardi di euro nel 2012.

Il piano
Circa 30mila lavoratori del settore pubblico greco rischiano di essere messi in mobilità e di vedersi decurtato lo stipendio del 40% per un intero anno per poi essere pensionati. L’annuncio del nuovo piano greco per evitare il fallimento del Paese potrebbe arrivare in giornata a conclusione del meeting di governo previsto alle 17. «Siamo vicini a un accordo sulla mobilità» hanno detto ieri fonti dell’esecutivo. «Vogliamo concludere un accordo e annunciarlo entro domani». Ieri ad Atene il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, ha incontrato gli ispettori della troika Ue-Fmi-Bce che stanno facendo pressioni per tagli nel settore pubblico. Venizelos, a fine della riunione, si è mostrato ottimista: la sesta tranche di aiuti alla Grecia da parte di Ue e Fmi, ha detto, è «assicurata».

Un aiuto da 8 miliardi
La nuova tranche di aiuti da parte della troika è di 8 miliardi di dollari, una somma che potrebbe evitare alla Grecia il fallimento e la possibile uscita dell’Eurozona. La decisione sui nuovi aiuti sarà annunciata il 13 ottobre. Cruciale per le decisioni della comunità internazionale sul paese europeo sarà anche il vertice tra il cancelliere tedesco, Angela Merkel e il presidente francese, Nicolas Sarkozy, in programma il prossimo 9 ottobre a Berlino.

 

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