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Siria. Chiesta la No Fly zone. Osservatori Lega Araba a Homs

“La Lega Araba dovrebbe andare all’Onu e imporre una no-fly zone sulla Siria”, ha scritto Hariri nella notte su Twitter, precisando che nel caso in cui la Russia dovesse porre il veto al Consiglio di Sicurezza bisognerebbe allora procedere con una forza congiunta con la Turchia. «Ho visto le notizie che arrivano da Homs e dalla Siria in generale – ha scritto l’ex premier libanese e leader del movimento al-Mustaqbal (Il Futuro), da sempre ricco businessman legato ai sauditi. “Va fatto tutto il possibile per fermare questo massacro”. Secondo Hariri, la fine del presidente siriano Bashar al-Assad è vicina. Intanto un gruppo di osservatori della Lega Araba, giunto nelle ultime ore in Siria, ha lasciato Damasco e si sta dirigendo a Homs, sotto assedio da parte delle forze fedeli al presidente Bashar Al Assad. Lo ha confermato un diplomatico arabo a Beirut all’agenzia di stampa Dpa. “Speriamo che gli osservatori riescano a portare a termine la missione”, ha affermato il diplomatico, coperto da anonimato. Attualmente in Siria si trovano 50 osservatori della Lega Araba, tra iracheni, tunisini e algerini. Altri cento osservatori dovrebbero arrivare nel Paese entro al fine del mese. Gli osservatori inviati in Siria dalla Lega Araba e diretti alla città ribelle di Homs, stanno incontrando la collaborazione del regime di Damasco: lo ha dichiarato il capo della missione, il generale sudanese Mustafa al-Dabi. I carri armati si stanno ritirando da Baba Amro, il quartiere della città siriana di Homs dove ieri si sono avuti alcuni morti e dove stanno arrivando le avanguardie degli osservatori della Lega Araba

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