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Sciopero generale paralizza Belgio e ‘disturba’ vertice UE

Belgio paralizzato oggi dallo sciopero generale, il primo realmente tale da quasi 18 anni. L’ultimo sciopero generale in Belgio risale infatti al 2005, quando fu indetto per iniziativa del sindacato socialista FGTB, ma tutti e tre i sindacati del paese, come in questa occasione, hanno chiamato alla mobilitazione congiunta nel lontano 1993. 

Proprio nel giorno in cui a Bruxelles è prevista la riunione dei leader dei paesi aderenti all’Unione Europea, i lavoratori valloni e fiamminghi protestano contro le misure di cosiddetta austerity decise dal governo di coalizione guidato dal socialista Elio Di Rupo. I lavoratori delle ferrovie hanno iniziato il blocco della circolazione dei treni già ieri sera. I convogli, inclusi quelli ad alta velocità che collegano Bruxelles a Parigi, Amsterdam, Colonia e Londra, sono tutti fermi. Molte le fabbriche che non hanno aperto i battenti oggi, soprattutto quelle che dipendono dalle grandi multinazionali nel nord del Belgio, in particolare gli stabilimenti di Audi e Volvo.
Paralizzato il porto industriale di Anversa, il più grande d’Europa. Davanti a molte fabbriche e ministeri i lavoratori hanno organizzato dei picchetti per disincentivare l’ingresso anche di funzionari e dirigenti. I sindacati hanno anche organizzato dei blocchi sulle principali vie di accesso a Bruxelles, Lovanio, Charleroi, Liegi, Tournai, Mons e Zaventem. I sindacalisti hanno anche bloccato la principale via di comunicazione con la confinante Germania.
Stamattina la maggior parte delle scuole, delle facoltà universitarie e molti uffici pubblici sono rimasti chiusi, negli ospedali vengono garantiti solo i servizi essenziali, autobus e metropolitane non circolano ed è chiuso anche l’aeroporto di Charleroi. All’aeroporto di Bruxelles finora il fermo non è stato totale anche se molti voli sono stati annullati e si registrano lunghe code ai check in e ritardi nella consegna dei bagagli. Uno sciopero riuscito che sta causando seri problemi ai rappresentanti dei governi europei. Infatti i voli dei leader dell’UE attesi nel primo pomeriggio a Bruxelles potrebbero essere dirottati dall’aeroporto di Zaventem alla base militare di Beauvechain, situata una trentina di chilometri a sudest della capitale. Da qui poi verrebbero trasferiti in elicottero nel centro della capitale. Centro che sarà attraversato da un corteo di lavoratori che si annuncia molto partecipato e arrabbiato.

Già a dicembre, quando il da poco insediato governo Di Rupo annunciò una serie di tagli allo stato sociale e al lavoro i sindacati portarono in piazza 50 mila persone annunciando lo sciopero generale odierno. I lavoratori denunciano il carattere antisociale e antipopolare di un piano di tagli che dovrebbe far risparmiare al governo ben 11 miliardi di euro solo nel 2012, una cifra enorme se si considerano le piccole dimensioni del paese. Tra gli interventi più contestati l’aumento dell’età pensionabile per alcune categorie di lavoratori e la riduzione dei sussidi ai disoccupati.

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