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India. Due italiani rapiti in Orissa

 

Un canale tv in lingua inglese ha ricevuto un audio messaggio firmato da Sabyasachi Panda, segretario del Partito comunista indiano (maoista), che fissa un ultimatum ad oggi per l’adempimento di 13 richieste da parte del governo di New Delhi. Il piemontese Bosusco, di Condove (Torino), da novembre a giugno gestisce nella città di Puri un’agenzia di viaggi, l’Orissa Adventurous Trekking, specializzata nelle tribù primitive della regione.

Colangelo è un turista di 61 anni, romano, che si era rivolto all’agenzia di  Bosusco. I due erano partiti il 12 marzo da Puri per un trekking di cinque giorni tra le foreste della regione.

I guerriglieri hanno chiesto ai governi dello Stato dell’Orissa e dell’Unione indiana di sospendere immediatamente tutte le operazioni di sicurezza e di avviare una trattativa. In un audio-messaggio in cui precisa che il rapimento sarebbe avvenuto due giorni fa, quando i due realizzavano «riprovevoli fotografie» a donne che facevano il bagno in un fiume, il leader Sabyasachi Panda ha sostenuto che si deve aprire subito una trattativa sul documento contenente 13 rivendicazioni diffuso dal movimento nel febbraio 2011. La piattaforma fu pubblicata dopo il rilascio del rappresentante del governo nel distretto di Malkangiri, R. Vineel Krishna, tenuto in ostaggio per otto giorni. In essa trovano posto richieste storiche come il rilascio dei prigionieri politici e la sospensione dell’Operazione Greenhunt contro la guerriglia maoista.

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