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Medio Oriente. Manovre militari tra Nato e petromonarchie in Giordania


La Giordania e gli Usa hanno in programma manovre militari congiunte con altri 17 Paesi della Nato e del Golfo dal 7 al 28 maggio prossimi, secondo quanto annunciato oggi da fonti ufficiali. Le esercitazioni, che secondo l’agenzia giordana Petra hanno lo scopo di rafforzare la prevenzione del terrorismo e ampliare le capacità operative dell’esercito giordano, vedranno impiegati reparti delle forze di terra e l’aviazione. Alle manovre parteciperanno tra gli altri gli Emirati arabi uniti, l’Arabia Saudita e il Qatar. Questi due ultimi Paesi hanno evocato negli ultimi mesi la possibilità di un intervento di truppe arabe in Siria, dove la repressione del regime di Damasco e gli scontri tra forze governative e disertori hanno provocato oltre diecimila morti negli ultimi 13 mesi secondo le stime dell’Onu. La Giordania è considerata uno dei più fidati alleati degli Stati Uniti in Medio Oriente e spesso fornisce sostegno logistico alle truppe americane nella regione. Ovvie le preoccupazioni della Siria per delle manovre militari congiunte ai propri confini di tutte le potenze a lei apertamente ostili e impegnate a scatenare nel paese la guerra civile. “La situazione in Siria è ben lontana da indurre a qualche ottimismo. Il regime continua ad uccidere e a compiere abusi. Per questo è importante mantenere la pressione a livello internazionale”, ha affermato oggi il ministro degli Esteri britannico William Hague arrivato a Bruxelles per un vertice interministeriale europeo e proprio ggi i 27 paesi aderenti all’Unione Europea hanno deciso un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Siria.

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