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Strage al Cairo, ora i morti sono 30

* Nena News 2 maggio 2012

Il Cairo – Ennesima strage nell’Egitto post-Mubarak. Poco prima dell’alba gruppi armati non meglio identificati hanno attaccato il sit-in davanti al ministero della difesa al Cairo che tengono da giorni i sostenitori del popolare sceicco salafita Hazem Abu Ismail, escluso dalle presidenziali del 23 maggio. Fonti mediche dicono che ora 30 persone sono state uccise in buona parte da colpi d’arma da fuoco, altri sono stati inseguiti e finiti a coltellate dagli aggressori che hanno mostrato una ferocia inaudita. I feriti sono un centinaio. La tv statale egiziana parla di scontri tra opposte fazioni ma testimoni sostengono che la baltagheyà, piccoli criminali comuni pagati da qualcuno per creare disordini e tensione, hanno sparato a sangue freddo contro coloro che erano accampati davanti al ministero, molti dei quali dormivano. Un attacco al sit-in con quattro morti era avvenuto già alla fine della scorsa settimana ma le autorità avevano smentito in parte la prima versione dell’accaduto sostenendo che gli scontri avevano causato solo feriti. Al Cairo la tensione ora è altissima e proseguono in queste ore proteste ed incidenti. Un clima che getta un’ombra sul voto di fine maggio quando gli egiziani saranno chiamati a scegliere il loro nuovo capo dello stato. E proprio un ex candidato alle presidenziali, l’ex direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Mohamed ElBaraedi, oggi ha fortemente criticato i militari al potere. “La giunta militare e il governo non riescono a garantire la sicurezza oppure sono complici (degli assalitori). Avete fallito. Andatevene. L’Egitto sta andando in frantumi in mano vostra”, ha scritto ElBaradei in un messaggio apparso sulla sua pagina su Twitter. ElBaradei nei giorni scorsi ha annunciato la nascita di un nuovo soggetto politico, il Partito della Costituzione.

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