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Paraguay. Reazioni in America Latina al colpo di stato

Il Governo della Repubblica di Cuba condanna energicamente il colpo di stato parlamentare eseguito contro il Presidente Costituzionale Fernando Lugo e il popolo fratello del Paraguay.

Questo golpe si somma ad una lunga lista di attentati contro l’autodeterminazione dei popoli latinoamericani, sempre realizzati dalle oligarchie con la regia, la complicità o la tolleranza del Governo degli Stati Uniti.

Cuba denuncia che, dopo decenni di sanguinose dittature militari che hanno assassinato centinaia di migliaia di persone ed hanno esercitato il terrorismo di Stato e la tortura in piena impunità, questa strategia violenta e antidemocratica è stata ripresa, con metodi classici o nuovi, nel colpo di stato militare e poi petrolifero contro la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, nel tentativo destabilizzatore e secessionista contro lo Stato Plurinazionale di Bolivia, nel colpo di stato militare contro le forze progressiste in Honduras e nel tentato golpe contro la Rivoluzione Cittadina in Ecuador. Fatti come questi hanno la pretesa di frenare i processi di cambiamento progressista e di genuina integrazione latino americana e caraibica di “Nuestra América”.

Il Governo cubano dichiara che non riconoscerà alcuna autorità che non  sia emanazione del legittimo suffragio e dell’esercizio della sovranità da parte del popolo paraguaiano.

Al medesimo tempo, continuerà la sua collaborazione medica, strettamente umanitaria, al servizio della popolazione di quel paese e, pertanto, il Centro Oftalmologico di Maria Ausiliatrice, che ha aiutato a recuperare o migliorare la vista a 18 mila paraguaiani, continuerà la sua opera finché sarà necessario.

Dal canto loro i ministri degli esteri dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América, (Alba) riuniti nella città di Rio de Janeiro, Repubblica Federale del Brasile, 21 giugno 2012, hanno emesso un duro comunicato con cui chiedono l’espulsione dell’agenzia statunitense Usaid dall’America Latina, “Di fronte all’aperta ingerenza nella politica interna dei paesi dell’ALBA da parte dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), che dietro la scusa di “pianificare e amministrare l’assistenza economica e umanitaria esterna agli Stati Uniti in tutto il mondo” finanzia Organizzazioni Non Governative, azioni e progetti diretti a destabilizzare i legittimi governi che non sono affini ai suoi interessi” scrivono in un comunicato ufficiale i ministri degli esteri di Bolivia, Cuba, Ecuador,Repubblica Dominicana, Nicaragua, Venezuela “Essendo a conoscenza delle evidenze apportate dagli archivi declassificati del Dipartimento di Stato Nordamericano in cui si dimostra il finanziamento a organizzazioni e partiti politici oppositori dei governi dei paesi dell’ALBA, in una chiara e sfacciata intromissione nei processi politici interni di ciascuna nazione”. Perentoria la conclusione che si propone di “Chiedere ai Capi di Stato e di Governo degli Stati facenti parte dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América l’immediata espulsione dai propri paesi della USAID, dei suoi delegati o rappresentanti, ritenendo  che la loro presenza e azione costituisca un fattore di perturbazione che attenta alla sovranità e alla stabilità politica delle nostre nazioni”.

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