Menu

Siria. La testa di Assad

La riunione del Gruppo di Azione sulla Siria ha raggiunto un accordo. Lo ha annunciato ieri sera l’inviato internazionale per la Siria Kofi Annan. All’incontro erano presenti i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (Russia, Usa, Cina Francia e Gran Bretagna) i ministri degli esteri di Turchia, Kuwait, Qatar, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il segretario della Lega Araba, Nabil Elaraby e il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton. L’intesa fra i 5 membri del Consiglio di sicurezza e gli altri prevede l’avvio di “un processo politico che porti a una transizione che soddisfi le legittime aspirazioni del popolo siriano” con un governo di unità nazionale che può includere membri del governo attuale, opposizione e altri gruppi.

“Il presidente siriano Bashar al Assad deve capire che i suoi giorni sono contati” ha detto il Segretario di stato Usa Hillary Clinton al termine della riunione sulla Siria a Ginevra. La Clinton ha affermato che si lavorerà a una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza che appoggi la dichiarazione di Ginevra e preveda “conseguenze vere e leali”, sanzioni incluse, in caso di mancato rispetto. Interpretazione diversa da parte del ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, secondo il quale il documento su cui ieri e’ stato trovato un accordo a Ginevra nella riunione del Gruppo di Azione sulla Siria non implica che il presidente siriano Bashar al Assad debba dimettersi. Lavrov ha sottolineato che il testo di Ginevra non impone “precondizioni al processo di transizione”. Anch lo stesso Kofi Annan Kofi Annan ha voluto specificare che si formerà un governo di transizione di unità nazionale con pieni poteri che però includerà anche esponenti dell’attuale regime, come voleva la Russia, e che il piano non contiene la richiesta di dimissioni dell’attuale presidente siriano come ha invece affernato la Clinton.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *