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Siria: l’Iran cerca una soluzione, autobomba fa strage di civili

L’Iran propone la formazione di una troika del Movimento dei Non Allineati per risolvere la crisi in Siria. Lo ha annunciato il capo della commissione Sicurezza nazionale e Politica estera del parlamento iraniano, Alaeddin Boroujerdi, citato dall’agenzia d’informazione ‘Dpa’. “La nostra specifica proposta é la formazione di una troika per la Siria composta da Iran, Egitto e Venezuela”, ha dichiarato Boroujerdi. Al gruppo, ha preciato, si dovrebbero aggiungere anche due Stati confinanti con la Siria, ovvero Iraq e Libano. “Durante la mia visita a Damasco la scorsa settimana – ha sottolineato Boroujerdi – il presidente Bashar al-Assad ha affermato che egli avrebbe accettato qualsiasi piano iraniano al riguardo”. La proposta dell’Iran sarà avanzata nel corso del summit dei Non Allineati in corso di svolgimento in questi giorni a Teheran.

Intanto un sondaggio rivela che una netta maggioranza dei cittadini tedeschi é contraria ad un eventuale intervento militare dei paesi occidentali contro la Siria. L’inchiesta realizzata per il settimanale ‘Stern’ rivela che ad opporsi all’uso delle armi da parte dei paesi occidentali per risolvere la crisi siriana sono quasi due tedeschi su tre (64%), mentre meno di un terzo (30%) lo considera opportuno. A dichiararsi contro un intervento militare sono soprattutto le persone di età superiore ai 45 anni, mentre i giovani manifestano maggiore comprensione per l’uso delle armi “contro il regime di Damasco”. Recentemente sono stati il presidente americano, Barack Obama, e quello francese, Francois Hollande, a minacciare un intervento armato in caso di impiego di armi chimiche contro i ribelli da parte del governo siriano. 

Sul campo la situazione è ancora durissima: sono ripresi i combattimenti ad Aleppo, dove nei giorni scorsi le truppe governative avevano messo in fuga la milizie ribelli. E ieri il terrorismo è tornato a colpire la capitale Damasco facendo strage di civili.
E’ salito oggi a 27 morti e decine di feriti il bilancio dell’autobomba esplosa ieri nella zona sud della capitale, nel quartiere di Jurumana, durante un corteo funebre. La tv di Stato ha affermato che l’ordigno era stato nascosto in un taxi. Che si tratti di un attacco dell’opposizione – dei gruppi legati al Al Qaeda o a quelli manovrati da Arabia Saudita e Qatar non è dato sapere – contro i settori sociali tolleranti con il regime di Assad è abbastanza evidente: il quartiere preso di mira é abitato da drusi e cristiani e secondo lo stesso “Osservatorio siriano per i diritti umani” é una delle roccaforti del governo. 

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