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Grecia: scioperano trasporti, farmacisti e marittimi

Oggi Atene è di nuovo semiparalizzata a causa di uno sciopero di 24 ore proclamato dai sindacati dei trasporti pubblici che ha bloccato da mezzanotte i treni urbani, la metropolitana e i tram. I lavoratori del settore protestano oltre che contro le privatizzazioni e le decurtazioni salariali decise dal governo, anche contro l’aumento delle tariffe per gli utenti e chiedono il trasporto gratuito per disoccupati, studenti e pensionati a basso reddito.

Sempre ad Atene sul piede di guerra ci sono anche i farmacisti che nella capitale e nel resto dell’Attica insistono sulla loro decisione di non concedere medicinali a credito agli assistiti dell’Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy), fino alla fine di settembre, se prima lo stato non pagherà alcune centinaia di milioni di euro di debiti. La decisione di continuare la ‘serrata’ è stata presa ieri a tarda notte, durante un’assemblea generale dell’Ordine dei Farmacisti dell’Attica, durante la quale non sono mancati momenti di tensione. 

Annunciata invece per il prossimo 26 settembre uno sciopero totale dei traghetti, in contemporanea con lo sciopero generale di 24 ore indetto dai tre sindacati greci (Adedy, Gsee e Pame) contro i nuovi sacrifici che la troika vorrebbe imporre al paese. Ieri il Presidente del sindacato Gsee, Giannis Panagopoulos, parlando ad una riunione dei sindacalisti della zona dell’Attica, ha definito la mobilitazione generale di mercoledì prossimo ”un grido di indignazione e di disperazione per tutto quello che si sta preparando”. ”Il governo e la troika (Fmi, Ue e Bce), ha detto ancora Panagopoulos, tramite delle cosiddette trattative stanno preparando la distruzione dei diritti lavorativi e previdenziali. Il movimento sindacale, da parte sua, sta preparando una risposta dinamica”.

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