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Spagna, la lotta paga: le banche sospendono gli sfratti

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La mobilitazione di decine di migliaia di sfrattati e attivisti dei movimenti sociali degli ultimi mesi – e l’indignazione scatenata dal suicidio di due persone, nei Paesi Baschi e in Andalusia – ha portato ai primi risultati.

Ieri infatti, mentre i leader del Partito Popolare e dei Socialisti erano riuniti per tentare di capire come calmierare un’emergenza scatenata dalla crisi economica – e da una incredibile legge del 1909 che lascia gli sfrattati completamente indifesi – l’Associazione delle banche spagnole (Aeb) ha annunciato di aver deciso il congelamento per due anni degli sfratti legati ai pignoramenti di coloro che non riescono a pagare i mutui.

Una decisione analoga è stata annunciata qualche ora dopo anche dalla Confederazione spagnola delle casse di risparmio (CECA) che ha informato che i casi saranno studiati ”uno per uno, per offrire ai clienti finanziamenti più adeguato del mutuo, periodi di grazia e altre forme di pagamenti”.

Una decisione presa ‘per ragioni umanitarie’ hanno spiegato i rappresentanti delle banche e delle Casse di Risparmio, ma in realtà risultato di una mobilitazione capillare che negli ultimi giorni era salita di tono prendendo di mira bancomat e sedi bancarie soprattutto nei Paesi Baschi ma anche in altre città del paese.

Dall’inizio della crisi nello Stato Spagnolo sarebbero stati già eseguiti circa 350 mila pignoramenti senza che il governo intervenisse in alcun modo. Dalla riunione di ieri tra una delegazione governativa – guidata dal Sottosegretario all’economia, Miguel Temboury – e una del Psoe, guidata dal numero due del partito di opposizione, Inmaculada Rodr¡guez Pinero – per istituire una commissione di esperti che elabori una modifica alla legislazione in materia, in modo da ridurre il numero di pignoramenti, non è uscito nulla di definitivo. E quindi i coordinamenti territoriali ‘Stop Desahucios’ hanno annunciato che la mobilitazione proseguirà, forti anche del pronunciamento della Corte Europea di Giustizia.

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